Pègaso - anno II - n. 11 - novembre 1930

Ritratto inedito del .Fogazzaro 539 Umorismo bon,airio, che non vieta, a.nzi ren.rdepossibile l':imtimità c.aJlda dell':imteooo :fi,ammingo. Ricordate le 1 battute firnali della lettera da Milarno, 9 aprile '67 ? Analogamente, da Oria: Carissima Mamma, Perché non s'apre la porta e non cj_vediamo comparire davanti la nostra cara Mamma? Ella rimarrebbe senza dubbio edificata vedendoci seduti ambedue al tavolo come due scolaretti di ginnasio col nostro co– mune calamaio e la comune candela in mezzo, chini sulla carta e tutti intenti a spingervi sopra la penna frettolosa. Non basta che le nostre idee e i nostri affetti segnino lo stesso corso; conviene anche che con la penna facciamo insieme questa corsa di piacere. La più agile è la Rita . perché tira giù linee, tratti da disperata. Credo stia scrivendo sotto la ispirazione di qualche dispetto; non ne so però nulla: se saranno spine, pungeranno. Abbiamo un tempaccio maligno che ci chiude in faccia porte e finestre; né passeggi, né barca. Domani perdiamo anche quasi tutta la nostra còmpagnia, cioè lo zio, D. Faustino, e la signora Chiap– poni madre, restando con noi solamente la figlia. Le sere sono lunghe e non abbiamo la risorsa della tombola la quale non gode più troppa sim– patia. Ieri sera per fortuna vennero le Brusati e si fecero dei giuochi. Solitamente gli uomini fanno la partita di tarocco e le donne lavorano e ciarlano. - Sono due giorni che la lettura, trascurata per qualche tempo, è stata ripresa. C'è quel povero zio Tom che ha la gotta e credo anche la paralisi per cui ,è un affar serio il farlo camminare. Parlando del tempo ho dimenticato dirle che abbiamo pure talvolta qualche sosta e che du– rante una di queste abbiamo fatto una gita all'Orrido di Osteno. Si figuri una specie di cupa e fantastica cavernà nel cui fondo scorre un torrente. Ci si va in barca internandosi in certi tortuosi canali dove l'acqua scorre profonda e la barca può appena passare fra le due sponde .... La lettera 1I10{Il hia data. M,a v'è quell'alliusione all'Orrido di Osteno che arnnum.cia vicina Malombra. Oolil Mazo,mbra OOIIIl.: ÌJJ.1cia.no i diversivi, i deviamenti: spunta Corrado Silla e s' :imcanta nel fan– tasma di Marina; Daniele Oortis faticosamente si difende dal f.arnrtasmadi Elena; il Poeta del Mistero ,s'esalta e s'oblia .nel fan– tasma di Violet. Dopo ? Ohi ,sa ? Quegli a.uni lo1I1tanidi cui queste lettere conservruno il vollto sbiadito e la voce UJ1 po' velata, ritor– lllarndo sul .primo piano della memOTia vi ,ricondurranno le lunghe llmghe sere di Oria colil la partita a tarocoo e le letture della Ca– panna dello zio Tom. Certo donna Paolina Negrotto Brusati tor– nerà a far caipolmo, da quegli amni là, per trosfigu:rarsi, nelle ZOIIle superiori della frunta1sia, in E,ster, la fidanzata del professor Gilar– doni.· Lo zio Piero, ,spentosi ,serenaanente, « sapendollo, dice1I1dosi sazio di giorni COIIlle i ,giusti antichi)) (lettera da Como, 8 ago– sto '84), tornerà a ,sorridere, bOIIlairio,da quella lontarna.nza di favola; il viso di Teresa Barrera Fogazzaro a riilllJIIIlina,rsi, dolente e ,soave, trosponendOiSi in quello della ·signora Rigey, la quale :imse- BibliotecaGino Bianco

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