Pègaso - anno II - n. 11 - novembre 1930

f\34 P. Nardi lano. Noi ce ne resteremo tappati in casa e passeremo la sera leggendo .... poco, suonando .... meno e chiacchierando molto, nella pen_omb~a,dell~ nostra lucernetta delle nostre speranze dei nostri progetti, dei nostri ' ' b . cari paesi e delle nostre care persone. E poi ? Felice notte, un ae10 a Lei, al papà .... I loro umilissimi servi prendono la s?lita c~ndela _eva_nno a dormire cullati dal vento che sbuffa e sibila negli alberi del g1ardmo. Un quad,r,etto ,di geinere, urn interno fk1,mmingo. I richi-ami al Paraidiso , terrestre, ad Adiamo ed Eva serviti dalle bestJ:ie,gli wpprez– zamem.ti che si ,risentono dell'esser fatti sul 1 sorfà, nella legger,a, eb~ brezza (letificante del chilo, il vento che fa volare, fuori, ci.rinolini e caippelli, e poi i due coniugi che per 0 ,nda.re a dormire prem.dolllo la .solita crund~a ... : espedienti, •a infrre:ni ar lai p oesia e a ,:rnadltenerrsi in U[la illldipendenza sorridente, 1 serbando le distainze. La poesia s'ruccentua e le distanze quasi sparù.scono, ora che moglie e ma.rito, nella penombra della loro lucer1I1ett•a, hrun prreso a chiaioohieraire (moJ.to !) delle loro ,speranz,e, dei 110:ro prog,eitti, dei lol'o cari ,paesi e delle lol'o care perso1I1e. (Non c'è ulll precedente di Piccolo mond@ antico qui dlen.tro ?). Il Fog,azzaro era ,du1I1,que a ,Milano. Fa;ceva pratica illl UIIlO studio d'avvocato, irn aittes•a di superoire gli esami di. procurratore. 'Ma nel raccoglimento della .sua casa di via Porntaiccio, dove c,ooviveva atllche oon Ila,madre e la sorella Ina, coltivav,a lia,musioa, alla q'lla.Ie inclinava, movendoglisi dentl'o aippena la v,ocazione per la poesia (ed era una ,poesia tutta IIDUS]OO '81ncJh'essa, a ,giudioall' da certa Ricordanza del lago di Como ,del '63 e da un Albo veneziano del '65, recalllte, su quruttro lirichette, una Barcarola e una Serenata). Il mio lettore voQ>rà, qualche lume :sui « peccati musiCJaJli >) esp:i,ati coo l'alacrità e l'impegmo messi nell'assedio alla Sonnambula di Ohal– berg e nell'ascesa 1 sul1la scala erta e faticosa di Parnasso. Risulta, da tutte queste lett.ere alla suocera, che il marito ci tenesse molto alle abilità di 1 piani,sta della moglie, e che questa si comporitaisse .... oome si oomportruno un po' tutte le dOIIl.lil.e, fervide dlilett3.1Il.tifino alla vigili{!, del matrimonio, e poi prese da troprpe altre cure. Mi– lano, 23 gennaio '67 (dopo aver dato lllotizia della propria salute cagiolllevole, e dlei •rigori della, Rita che rper poeio non gli ha fatto fare la fine del conte Ugolino) : Capisce che anche la musica ha avuto la grippe e che i cembali fu– rono tenuti a dieta. Da tre giorni ci si è restituito un po' di cibo ed ora si sta studiando il Po liuto a quattro mani e due pianoforti.... Faccio molto conto su una promessa della Rita di mettersi ora a riguadagnare il tempo perduto. In u111a lettera da Oria, iJil.Valsoldia, dove i coniugi Fog,azzaro fiJn dal primo a.rmo di matrim001io, solevano passare parte dell'esta,t; BibliotecaGino Bianco

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