Pègaso - anno II - n. 11 - novembre 1930
Ritratto inedf,to del Foga::zaro ______ :.__ ______ _ 533 far i 001I1tiaITT.C'he 001I1 u1I1a i1I1clinazio1I1e ,sia,narrnenteepicurea, cui il Fo1gazzM'o, drammatic3Jmente in rotta oon se medesimo nella sfera di sensualità :di'aJ.t_ro genere, si laisciasse andaà'e volentieri, gustam– do1I1e,senza timori e senza rimorsi, la p31Cifica essenza? S:u ques,to seinsualismo gastronomico ooltiv,ruto e a.s&ruporoto,,mi racoontava aneddotli amche il -0onte Giùstin:o di Vw1maraJ1a daJl q.uale ho wvuto . ' oortesemen:te l!ll esaime l'uno e l'altro epistolario. Per esempio: Fogazz3Jro 3Jrriviav,afino a portars,i i1I1 villa ·prr,(W)rio lui da Vioenza . d . ' ~·y ' cap11ialn! o m carrozza ,a Lo1I1edo per mrungiarvi il cooomerrodiaccfato la ,bottiglia del liquore da far goociolar giù peli claiSsioo ta;ssello ~ . . . ' OOIIl cm l!lltridere la p;arrte oentraJe, r-0ssa fiammamte del bel frutto . . ' estiv-0). Ma vedJiamo la lettera del 9 ,aprile '67 da ,Milano la quaJle . ' ' merriterebbe d'esser riportata intera: Carissima Mamma, Le scrivo dopo pranzo sotto l'ispirazione di un chilo di prima qua– lità, placido, sereno e poetico, fornito dai sughi deliziosi di una pin– gue, aurea e voluttuosa pollastra Vicentina che non teme rivali lom– barde e che io metto nella scala gastronomica allo stesso grado delle celeberrime poulardes de Bresse le quali sono il non plus ultra, il tipo idea,le del gene.re , le vere regine dei volatili. Sente che eloquenza ? Virtù del chilo! Ma lei non sa il più bello. Il più bello si è che questo prodigio della natura e dell'arte ce lo siamo gustato la Rita ed io,, soli, soletti, in un téte-à-téte che, se non altro, aveva questo lato di utile e di piacevole. Da questa mattina siamo soli come Adamo ed Eva; non ne viene di conse,guenza che il Pontaccio sia il Paradiso terrestre, né che siamo serviti dalle bestie; sono qualificazioni non meritate né clal Pon– taccio, né dai nostri tre satelliti. Il fatto si è che la mamma e la Ina hanno preso stamane la via di Como dove si sono recate a visitare lo zio.... La Rita passò oggi la ,giornata, parte in visite nell'interno della casa, parte al telaio, parte al cembalo dove ha posto l'assedio e aperte le prime parallele contro la rSonnambula di Chalberg. La piazza è forte, anzi molto forte per non dire fortissima, ma cadrà• La Rita è modesta e ne dubita ma io ne vado sicuro, vista l'alacrità e l'impegno con cui espia i peccati musicali di una volta. In pochissimi giorni portò molto avanti la seconda sonata di Beethoven che ,è per l'intelligenza piuttosto difficile e d'aspetto meno attraente della patetica, ma pure piena di passione che si rivela sotto una mano precisa, focosa ed intelligente. Anche sulla scala di Par– nasso erta e faticosa com'è, si continua ad ascendere. ·È vero che quella scala è un po' come il Purgatorio di Dante ove più si saliva e meno si sentiva la fatica. Qui vi contribuisce la mano sempre più esercitata e ¾1, bellezza progressiva e meravigliosa degli studii. Ma forse questo giudizio si risente un po' d' esser fatto sul sofà e non al piano, in faccia al ne– mico .... Non abbiamo potuto uscire né prima del pranzo né dopo perché tira un vento indiavolato. Turbini di polvere, crinolini in aria, cappelli che volano, ecco i poco geniali trattenimenti che offrono oggi le vie di Mi- ibhotecaGino Bianco
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy