Pègaso - anno II - n. 11 - novembre 1930

52tì' A. Palazzeschi - Nulla. - Vai via! - Intimò. Rimasi lì. Lo guardavo, parlava quasi t'imido ai compagni, sorridendo impa<'.ciato, chiedendo coraggio ad essi che 1110111e avevano più di lui, coraggio e complicità, allo stesso modo che le ragazze fra loro. . Guardando la femmi111a rideva, non sapeva far altro; divenuto debole e goffo, ammansito; già impaniato da quella, lui, che guar– damdo uno del proprio sesso pareva assalirlo in atto di sfida. Si sentiva però che in quel corpo c'era una volontà 1110111 ancora formata, illlcompleta, ché altrimenti l'oggetto da cui era attratto anoora vagamente sarebbe diventato la preda. - Vai via ti ho detto! - Disse forte, ma troppo compreso dalla sua posizione, distrattamente. - Dai qua. - Ohe co-sa? - La lettera. Fece l'atto di gettarmi in mare, ma 1110111 giu111se a toccarmi per 1110n sgualcire il biglietto. Si calmò. Guardò i compagni e guardò me. Anch'io lo guardavo, e guardavo quelle due sbrendole sicure del fatto loro, sicurissime, che facendo conto di nulla e di giuocar colle onde, magistralmente si palleggiavano il bamboccio. - La oonosci te la signorina Pezza ? · - Si, la conosco, sta aocanto a me. - Anche quell'•altra ? - La signorina Gamberuoci, si. Guardò i compagni e guardò me incerto. - Dai qua, glie la do, la eonosco, la prend'e da me. Rise interdetto e sentii la sua faccia sulla mia come per ba– darmi ; mi disse piano 111ell' orecchio C0IIl tono infantile : - Dallo alla siginorirna Pezza. Quasi tremando mi consegnò il biglietto, quindi ritrovando in parte la sua v•ocee il suo tono : - Vediamo che sai fare. Non c'era bisogno di spiinte, ché io sapevo spingermi da me. Corsi dalle ragazze : - Ecco,. La signorina Pezza si rifiutò d~ prenderlo, decisamente; mo– strando di neppur capire; ma l'altra, sempre mostrando di IIlOn capire 3/Ilch'essa, prese la busta come per ischerzo, la dette co 111 un gesto rapido all'amica, facendo fi111ta di buttarla in mare. Ridendo e saltamdo scapparono come galline spennacchiate. - L'ha buttato via! - Urlò Vittorio saltandomi addosso e mi- nacciando di schiacciarmi. - Macché! - L'hà buttato via ti ho detto ! - Ha fatto finta. Bib)iotecaGino Bianco

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