Pègaso - anno II - n. 10 - ottobre 1930
A OHE. SERVIVA LA NAVE DI NEMI! In questi giomi si sta attivamente provvedendo da parte del Ge– nio Civile, iincaricato della esecuzione dei lavori, al sollevamento della 111ave 111emorenseper porla sopra un poderoso carrello di ferro, appositamente oo!'rtruito, e trasportarla su binari al posto assegna-· tole. Opera questa meritevole d'alto elogio per l'ingegnoso sistema adottato e per la :capida. esecuzione, alla quale lavor3Jllo giorno ·e notte numerose squadre di operai speciali, sotto la guida del cavalier Ajello del Ministero della Marina. In questa occasione, si è potuta finalmente vedere tutta la chi– glia della 111ave,con p suo rivestimento òi lamiera di piombo fis– sata per mezzo di chiodi a farga testa: la chiglia è bassa, quasi piatta, rinforzata mediante tre nervature longitudinali alla di– stamza di circa tre ·metri e mezzo l'una dall'altra. La sagoma gene– rale appare piuttosto quella di un gramde zatterone, che a prua e a poppa si alza,, per darle, fuori d'ella, linea di immersione, quel– l'aspetto voluto dall'artefice, cioè di una nave. È ormai provato che la nave no111 fu fatta per navigare, ma piut– tosto per restare ferma ad urna certa distanza dalla riva; essa in– fatti era riUfllita colla terra ferma per mezzo di un pontile fissato iin mamiera indissolubile al :fianoo della nave, anzi collegato fin dalla costruzione originale al suo paràbordo, e quindi saldamente piamtato sulla riva, e irnnestato a due lunghi e robusti pali di ormt>g- • gio, ornati coi noti br-onzi delle teste feline. Altri fatti concorrono a provare quanto si è detto: i tubi di piombo di gramde modulo, rinvenuti entro lo scafo, i quali erano evidentemente in raccordo ~n altri, che, passando sopra il pointile di imbaroo, si collega– vano alla conduttura che vi portava l'acqua d'all'acquedotto prin– cipale. Coi sistemi in uso presso i Romani non era possibile com– piere iinnesti provvisori ogni-volta che la nave si ormeggiava alla riva, mentre _su _di essa difficilmente si poteva costruire un ser– batoio d'acqua, in posizio111eelevata, per rifornire i vari servizi durante le ore di 111avigazione.Tale serbatoio doveva essere collocalto in qualche punto della costa e forse le rovine esistono amc6ra; il magnifico rubiinetto di arresto rinvel).uto nello scavo, esempio raro -di perfezione tecnica raggiunta in questo campo dai Romami, aveva BibliotecaGino Bianco
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