Pègaso - anno II - n. 10 - ottobre 1930
r 508 24 Neue -JJeutsche Erzahler Radiguet tedesco, meno fine del francese ma pur sempre acuto. Egli è rappresentato nell'antologia da un brioso quadro di costume, intitolato Marinka im Ried. E son ben rappr-esentate nell'antologia anche le donne che, se Dio vuole non parlano affatto di guerra. Per l'artistica piacevolezza, fra le giova~i narratrici tedesche, bisogna proprio segnalare Marie Luise Fle~s,– ser, un singolare tipo di Giraudoux in gonnella ma d'un tale~to p1_u realistico, più vicino alle origini, più Jean Paul. Il suo Ioh reise mit Draws naoh Sohweden è gustosissimo per ariosa eleganza. Le donne rappresentano nell'antologia, s'io rion sbaglio, l'atticismo più spregiu– dicato e quindi più amabile. Ma, poiché si parla di donne, diciamo anche che l'antologia ~a i suoi difetti. Non tutti gli scrittori son degnamente rappresentati: e taluni come Georg vou der Vring, lo sono addirittura indegnamente, con ~n brano insignificante. L'antologia ha anche qualche difetto tecnico: l'indice bio-bibliografico è, per esempio, compilato con un'evi– dente frettolosa sciatteria tanto che il lettore manca d'ogni notizia pro– prio quando si tratti di narratori giovanissimi, cioè quando più avrebbe bisogno d'averne. A parte questi difetti di sostanza e di forma, l'anto– logia è interessante e d dà un quadro assai vivo della novissima let– teratura di Germania-. EUGIDNIO GIOVANNlJ.Y.lY.rl. PAùL MoRAND, New-York. - Flammarion, Paris, 1930. Fr. 12. - - Champiovns du monde. - Grasset, Paris, 1930. F. 12. Nella descrizione della città apocalittica si ritrova la maniera del migliore Morand, che è quella d'un espertissimo scrittore di viaggi. In· New-York la sua esperienza nel genere si rivela cornmmatissima persino al confronto delle liriche pagine di Rien que la terre ove l'interpretazione subbiettiva ,e il rapido e poetico impressionismo finiscono per dare al viaggio il carattere di pretesto. In New-York, invece, domina una co– stante sobrietà e una proporzione felice tra i mezzi lirici dell'autore e il genere. Né sembri vano il parlar di genere: non v'è nel dopogue.I'ra letteratura più ambita -da lettori e autori, né più farragginosa, della let– teratura di viaggi; essa è determinata da uno stato d'animo tipico, dal febbrile desiderio di conoscere altri orizzonti. Esercitata in origine da giornalisti e fatta di materia giornalistica, questa letteratura passata nelle mani di veri e propri scrittori, perde troppo spesso il carattere uti– litario di informazione sociale, spirituale, economica. In si confusa e varia produzione il New-York di Morand può dirsi, in un certo senso, esemplare: si direbbe una biografia di Nuova York. Infatti, senza la minima divagazione, l'autore va diritto in cerca dei caratteri d'insieme che d'una città si vasta e complessa possano fare una unità precisa e determinata. Come una biografia romanzata po– nendo destramente in miglior luce un aspetto piuttosto che un ~ltro della vita d'un uomo, accogliendo dei piccoli ritocchi delle insinuazioni insensibili, riesce a mascherare la personalità del biografo coi panni del biografato, non altrimenti Paul Morand sembra romanzare la vita BibliotecaGino Bianco
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