Pègaso - anno II - n. 10 - ottobre 1930
OOME OQNOBBI AOHILLE OAMPANILE. Fra le tante cose che mi piacciono in Achille Campanile, non va esclusa quella di pubblicare i suoi libri r_egolarmente nel mese di Ago– sto. Scegliere bene la stagione per divulgare la propria ,opera non è cosa facile quanto può sembrare a prima vista, e saperla rendere quasi direi necessaria ed attesa con quella gioia fresca che si aspetta o si avverte l'apparizione dei frutti, le pesche o l'uva, i fichi od il cocomero, non mi pare una vi~tù trascurabile ai giorni nostri, né a quelli di molti altri prob~bilmente, né che molti possano vantare. - Dirò intanto come, rispondendo a tale fedeltà di Achille Campanile, io divenni un s•uo fedele lettore del mese d'Agosto. Mi trovavo nudo, nudo, bene inteso, come tutti gli altri; e, per dire più precisamente, aggiungerò che io mi trovavo quasi nudo come tutti gli altri sulla riva del Lido veneziano, su quella calda, morbida ed abbon– dante sabbia sotto i raggi cocenti del solleone .. Come potrete subito osservare io non ero ca,mpanilista fino a quel giorno, ché parlare a Firenze di andare a fare i bagni di mare a Venezia invece che a Viareggio dove vanno tutti i fiorentini, costituisce atto sacrilego direttamente, scandalo almeno, eresia, delitto di lesa patria, e, in questo caso, di leso campanile. · Io mi trovavo dunque là, disteso, volgendomi e rivolgendomi un po– chino come una divinità, tenuto conto che si è sempre osservati nelle pose che si prendono sulle spiagge, e si cerca di prenderle più difficili che sia possibile; e tenuto conto altresi che la nudità conferisce all'uomo qualche poco di divino, e le divinità di tutte le epoche e di tutti i popolt furono rappresentate nude dagli artisti, Vener.e o Apollo, Giove o Marte. Né, ch'io ricordi, nessuno pensò mai di vestire il Cristo sulla croce, San Sebastiano o il Battista. Mosè, voi mi direte, Michelangiolo ce lo ha la– sciato, se non vestito del tutto, molto coperto certamente; nia il Mosè, vedete amici cari, Michelangiolo ce lo vesti per limiti di età; tutte le cose hanno dei limiti a questo mondo, e Michelangiolo che di bellezza se ne intendeva molto, sapeva a puntino dove ci si deve fermare, e sfogò la sua bellezza tutta nella barba. Col giovinetto David le cose cammina– rono diversamente, ché Michelangiolo non gli volle l'ombra di una pulce addosso; e i fiorentini lo possono bene testimoniare con me. Il fatto si è che il nostro -Signore ci crea nudi, e gli altri non ripa- BibliotecaGino Bianco
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