Pègaso - anno II - n. 9 - settembre 1930
Solafugo 329 spadr,oneggiò 1'èvando ai mfoi concittadini cavalli d001ne e oro e h . :ff d . ' ' se ia a.n o 1 petteg,oli 111elleoscure prigioni sotterranee. Si inva- · ghì un ,giorno di una bella e bruna ma,ssaia, tredicerune di 111ome Me– lima che, essendo accesa cristiana, abbassava la testa quando egli il mattino passava dinna.nzi la sua casa, cavalca,ndo. Solafugo, colll– virnto pagamo, la voleva oomprare e farsela schiava, come era ,solito fare çon le donne che sbarcavano dai velieri levantini, ma la savia Melina gli chiudeva la porta in faccia. Il pirepotoote la c001dam:nò, le f.ece strappare le mammelle oon le tBnaglie infuocate e la portò colll le .sue stesse bracci13,sul rogo. La fanciulla volò in cielo e i cristiami la beatificarono, e •da allora ella è la protettrice della città: Sola– fugo fu linciato dal popolo in rivolta. Ho da scrivere inon meno di quattr•o attililutriti, il materiale è in abbondanza e ,per giulllta di un lirismo traboccante. Basta dare la sensaziornè ,della primaver;:i, isolama con quel folle desiderio di amare che essa dà agli uomini perché io riscuota un successo caloroso. Solafugo, in questa mia opera, deve non aver pace un minuto, e smaniare e soccombere deve al pari di un epilettico: appulllto perché la sua passione per Melina è tempesta, catastrofe, morte. Non parlo poi del colore: a piene mani. Basta guardare la ma– rima, il vulc3Jno, il cielo. Ulll partioolare : quando il popolo si ribella e lo uccide, amche la m001ta:gna,vomiterà fuoco, e dinnanzi ai fiumi di lava Ìlllcandescente si calerà defilllitivamente il sipario. Mammolinetta, tu sei la mia ispfratrice. Poeta, al fa,voro. La fatica è oompiuta, ed ho fatto 3Jnche presto e bene, ci son volute due sèttimam:e. Solafugo in alcuni soliloqui è magnifioo. Il suo amore si sviluppa come U1I1 ere.scendo musicale, si gonfia come U:Ilavescioa, e si spacca con il rumore del boato. Oggi mi recherò al Lyo[l-Bar per parlarne a Masuccio Pelo che è un attore eccel– lente. f3periamo che inon sia -impegnato con altri o in procinto d::i · partire per Hollywood. · Ohe maschera, che voce, che gesti ! Ecco Sola.fugo ,risorto a no– vella vita : il na,so ad'u:nco, gli occhi grifagm.i, le spalle larghe e curve, le gambe UIIl po' arcuate, i caipelli medusei, e un timbro di v,oce che susciter~ gli applausi della platea. Masuocio Pelo mi piace perché è eleg,ante, aiiche : ce qu' il fattt pour moi. Speriamo che nOIIl sia impegmato. Mi darebbe un gran dispiacere. Ha il petto villoso e i muscoli di acciaio; perciò gli dirò di apparire in iscena a torso 111udo. Mi hanno dett o c he sta ore ed ore dinnalllzi allo specchio di tre faèoe per esercita, r.si nelle maschere comiche e tragiche, e che rag– o-iu11we spressioni d i ferocia inaudita e di gaiezza insuperabile. i,:, o Le sue pose, esposte ,dal fotografo J uvara al Corso, attestaIDo la sua bravura, dicono apertamente che egli è un attore con il pathos, che soffre atroci dolori, che gode di eccelse gioie; niente vie di mez7,o_ BibliotecaGino Bianco
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