Pègaso - anno II - n. 9 - settembre 1930

Leonhard Frank 319 consolar Riccardo, che un giorno forse ha amato, non resta che Ma.– _ria, u111'amichettadi Anna, vera creatura di sole, chiara, c-omel'alba, pronta così al riso come a.ne làcrime e alla pietà come all'oblio. Nella l'iduzio[l,e tea.t 1~e, c he è del 192 9, 1J1011 , son poche le ag– giu111-te che tolgo[l,o e gli a-0corcia,menti ch(' svisa.no ; gran parte del profUJ~o intimo si sperde, e i monchi acce1 1111i nOIIlb astamo a •rooder l'abbondante elemento corale : l,e vicende degli irnquil.iini che 1U111a mootalità tranquilll0Jillente a.morale gove:rina, l,a festa dli Ullla gio– ventù che la mi,seria nOIIlta111ge,l'iinnocenza d'U!n'iniianzia imper– turbata, 18Jilche :iin quel marmocchio di qua-ttro a111niche, vero ,se– gnaioolo del oosaimento, non fìa che gridare a squarciagola., entu– sia.stica,moote : « Marietta ha .avut,o urn bambino .... soltanto [1,011 sa da chi)). Q 1uesta rMuzione, drialilllIIla-intimista ,a invol0111ta.rie vena– ture ,gra1JJghig.noJesche, dimostria •Mlcor,a,una v,ol,ta, l'inoomrr:rnut,a,– bilità dei generi 1-ettemri e quanto difficiJmenrte possa U1110 ,scrittore ispi:ra11sidue volrte, e oo,n la, ,stessa felicità, al medesimo soggetto. Senornché s.i.arrno al meriggio: se Carlo e Anna ,è l,a più linea.re e daissica tro le op!Wedi Frank, il S'UO vero oopolavoro, meli' Oohsen-– fwrter JJ!Iiinnerqua1·tett, che segue a un anno di distanza, respi– rirumo U111'au11a d,i sereni•tà finora ignota all'autore. Il ·periodo delìl'inflazione ha ridotto in m1seria i ,più dcll'3Jlltioo « banda ;di bri.g1a,nti >) tanto da deciderli a orgMlÌzzarsi iID. quiartetto ooDale sotto la, guida. di Oscar B{)nomenn, il loro ex-0,apitruno pa,1- lido. I p,repa:rrutivi sono già a buon punto qua1ndo l'usuraio Molitor, col quale Beno,me:runha dei 0001ti in sospeso, vien trovato moTfto pochi istianti idop,o che costui ne ha k1iscia1Jaa precipizio l'abita– zione. Arresto, dolorosa soliclwietà, idegili Hlllid, indizi che, come ~e' l'l()(llnmzipolizie~chi ma com assai più g,airbo, si spos1J8Jilo sulle persone più v,a,:riefirnché nOill si riesce a stabilire che l'usuraio è morto di morte repem.rt1nae che il solo terro!l'e d'essere ,accusaito ha :fultitoperder J,a testa a Benomenn. E a,nche il quartetto ,si scioglie ,p,ooodopo il debutto perché tutto ,s'accomoda da •sé. Mian,0111 è già l'a.vvootura di questi buoni filistei spinti dru.la 111e– cessiità verso ila bohèrne che rende impareggiabile questo romam .zo e IleIIl.lJil.ffilO i suoi cento deliziosi episodi: il .secondo m atrimonio deJlt~mido Occ,hio di Faloo affrettato dal giudice istruttore, la sto– ria d i quella mnto desideraita zia d 1 Amerioo che ,p,ooomanca 1110m ca.da sulle 1spalle <li'uno di questi poveretti, la tragica sorte di que' d ue cirnquam.telllilÌche pe.vdono il loro tardo rampollo anoom ,poppoote, ile ,spassosissime Ì!mprese di que' figlioletti birichiID.iche tanto •sooniglia,no :ai ,padri. Il prodigio è la più bella ·st-Oria d'MI1JOre oh'io conosca, .ciò che avviene tra il diciiam..novenrr:ie TomaJSO,figlio del buOIIlgiardiniere filodra mmat foo che già si chiamò Nuvola rossa, e Rrurma, la sedicenne nruta da.ll 'anrtioo Re dell'Aria e da, 1U1110i donna da cui ha derivwto la sua n atura di fiore che sboccia e vuol essere BibliotecaGino Bianco

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