Pègaso - anno II - n. 9 - settembre 1930
296 E. Oecchi delle opere tipiche e sicure, un valore impers,ona,le, di categoria stilistica di canooe follldamental,e del gusto. Tali individualit~ nella sto~ia dell'arte e negli iamna.li delle glorie mUlllicipali, ebbero qualoosa più di una denominazione astratta, sciootifica; portarono un nome umano: precisamente un di quei pochi nomi che, insieme a ,certe opere ci son pervenuti accanto aJd un' infinità di aJ.tri ' . nomi, vaghi, ,senza riferimento d'opere e insomma •s,enza:tlsio1norrrna. Categorie stilistiche edl insieme immagini d'umanità (sel>bene oscure, ,s,pesso quasi leggendarie) che si indicwno e rioono,scono, talvo[ta in rnna ,palese accenzic:me allegorica, come Cavallini, Ci– mrubue, Duccio, Pietro Lo•renzetti, Giorbto, ecc. La oritioo d'a,ttribuzione reagis,ce all'abuso romantioo ohe era fatto dell'a;utorità di questi lllomi; ana indusione, su brusi soltalllto appro.ssirniative, in queste «categorie)) stilistiche, d'un catal,ogo d'opere che poteva esservi accolto soltanto illl parte. La suggestione dei gram,di lllOmi narcotizzava le facoltà d'osservazione. L'attri– buzione piov,eva,, oome per investitura,, daJl nome quasi mitologico all'opera più o men oo:nvincente. Ba,stava si verificasse,ro certe generiche oonoordanze. Oggi si p,referisce il metodo opposto. Che l'o,per,a p·arli dia sé, come esclusa da ogni ,affinità pr,esuipposta; da. sé produca le proprie affimità e determini, per evidenze interne, la propria classificazione. Dalle quali evidenze, ,se non si impone il richiamo a qua,lcruna delile personalità fondaiinentaJ.i, a qualcuna delle paternità canoniche, ci si oontenterà di raggruppamenti, im– dic.ati con nomi o cifre di convenzione; purché sia mruntenuta intatta la ooerooza ,stilistica di ciascun gruppo, sia rispettata la il'aigione lirica d1 ciascuna di queste individualità, anonitll1e e suibordima,te, che si svolsero all'ombra delJle individualità maggiori, ma non si possono oonfo:ndere con e~se. Dalle caute applicazioni di questa critica., non ·si dovrebl>e te– merr'e il ,prodursi d'un eccessivo frammentarismo. Da, esse s'è ar;riè– chita, e s'arricchirà, ila nostra intelligenza delle leggi e ded. modi dlell',arte ,amtica, del,la colla,borazione culturale e dell'rumbiente socia[e che la ,produssero: oltre a venire im lnce ed esser rivelate oo,me per la pirima volta produzioni talora non iJnferfori alle più iJnsigni; i cui tratti caratteristici eramo ,sfuggiti, o si leggeva.no come imcidenti, trasoorsi, interruzioni, oocezioni, nello svolgi m ento d'uno dei grandi maestri. Il paesaggio storico della noistrr'a arte ri,sulta. in una vi1sione più nitida, ed a !llima.ta . Ci si aocosta ad un'idea più origamica e intima del:Ia nostra tradizione rpi.ttorioa aidJ U[l t~~po ,fai:nnl~a~.e dotta, d'autorità e di Ubertà; si respira!llo' più da vicmo gh sp1r1t1 del nostro popolare clrussicismo. Sarebbe ozioso •ag;giungere che se questo p,el'fezionairsi del la.voro d'attribuzione ebbe ed avrà hiso,g:no di ogni ,qualità di suS1sidi· se dopo i rozzi raffronti morelliani dielle forme d'oreoc•hi e d'unghie, BibliotecaGino Bianco
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