Pègaso - anno II - n. 9 - settembre 1930
270 L. Pescetti Dopo quasi quarant'ainni, già yecchio e malato, chi~dendo in".'a~o pace e salute alle aure balsamiche di Castiglion~ell?, 11~farr~,. m una lirica per nozze, evocando quei tempi lontrum, ritrovo la hmp,1da vem.adi una volta : · E il fonte delle mie rime serene seccò. Son vecchio; e sembrami pur ieri che a me dai goliardici bicchieri spumava il canto nelle allegre cene 1 ). Alla fine di novembre del '79, uscirono, pe' tipi dello Zanichelli, le Oan~on<i moderne di G. M. Labronio: elegainte elzevir 1 che e-on la sigla del famoso bibliopola bolognese sembrava congiungere, con più saldo vincolo, la musa del poeta livornese con quella dei celeberrimi poeti d'i Bologma Carducci, Stecchetti, Panzacchi. Ma, nonostante un favorevole articolo della Nuova Antologia, quel fervore di stampa, che Labrmio si riprometteva dal suo -libro zanichelliaino, non s'ebbe. Il 25 g,ennaio 1880, scriveva all'amico bi– bliotecario queste parole: Se nel mio libro, invece di tant!:) tirate repubblicane, ci fosse stata un'ode alla Regina, vuoi giuocare che tutta la stampa italiana mi avrebbe concordemente salutato poeta,? Io per me ne sono convintis– simo ! O che credi che lo ,Stecchetti si sarebbe fatto la fama che ha, col giornalismo? Nemmeno per sogno! È divenuto popolare a dispetto dei giornali per quella f9rma facile che ha, per quella libidine che schizm da tutto il volume. Ma la Nova Polemica, eh!:)ha cose stup'ende, è ri– masta li. Io dunque sono nelle condizioni più sfavorevoli che possano ca– pitare a un poeta, perché non posso riuscir gradito al giornalismo per le mie opinioni, né al popolo perché non mi capisce. Sicché per vin– cere tutti questi ritegni, ci vorrebbe proprio qualcosa di straordinario, e questo non lo farò probabilmente mai. Già da vari giorni aveva inviato in omaggio il suo libro ai prn luminosi astri letterari del tempo; e si impazientiva di non ricevere risposta: Ho mandato i miei versi al Carducci, al Chiarini al Panzacchi al Guerrini e al Nencioni; e finora mi ha risposto solt~nto qm,st'ulti~o dicendomi che il mio è libro di vero poeta. · ' Così scriveva il 2 febbraio 1880; ma, nei giorni che seguirono, :fioc– carono le risposte degli spiriti magmi. Il Panzacchi, il Carducci e il 1 l Vedi il volume definitivo delle Poesie (Firenze, Barbèra, 19234), p. 384. BibliotecaGino Bianco
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