Pègaso - anno II - n. 9 - settembre 1930
F. MAURIAC, Ce qui était,perdu 381 jetée. Mais glissant dans l'abime, elle connaissait elle voyait elle ap- la . ' ' pe 1t enfin cet amour par son nom, qui est au-dessus de tout nom ». Più avanti nel romanzo, un prete santo confermerà alla vecchina, che quasi si accusa di quella. morte (« Io cosi brutta cosi molesta le . ' ' rendevo odiosa la Fede. Ella copriva dello stesso dispregio me e la Ve- rità») che Irene si è salvata. Un grande critico, pur rendendo omaggio all'altezza di quelle pagine, si è chiesto come mai una disperata e sui– cida abbia potuto salvarsi. Ora il senso del romanzo, la sua verità ri– posta, il suo fondo più vero sta proprio qui : in quest'azione invisibile della Grazia, di cui per la riversibilità si accumulano e ripartono i me– riti, e che agisce misteriosamente, com'è disposto << nell'abisso dell'eterno ~tatuto », anche in mezzo al male più cieco dove appena trovi una di– sposizione favorevole. Anche nella veitlerie ributtante di Hervé, per la fede della madre e la sofferenza della moglie, essa si apre uno spiraglio, perché quell'uomo corrotto ha anc6ra il dono delle lagrime, e la co– scienza della sua ignominia, e piange su sé stesso come un lebbroso che si guardi le mani. In Alain, il chiamato, il predestinato, il dono della Grazia trabocca come da una coppa colma. « ,Son coeur était ardent en lui d'il ne savait quelle joie ». Quella gente con cui vive lo porta nel mondo delle sue mi– serabili gioie. « Toujours leur folie, la méme folie, toujours la poursuite épuisante ». Si ubriacano, si drogano, si stordiscono, eppure vedeteli. Vedete Marcel che si rode il cuore, che non sa più dare un senso alla vita, a cui qualcosa di essenziale manca. Perché lui, Alain, era diverso, « comme mis de còté » ? Nulla di tutto ciò che gli altri facevano, per cui gli altri si affannavano, per cui gli altri si disputavano, contava per lui. « Jeux d'ombres, débats de fantomes ». Parlano di felicità, e non sanno che cosa sia. Oh, lo sa ben lui che cosa sia. « Impossible de reculer; dcr– rière lui, tous les ponts rompus; et devant lui, ce brasier qu'il faut qu'il traverse. Etre appelé .... La Vocation. ». E quelle creature aggrappate alla sua vesta; e fra esse, una, la più cara e forse la più perduta, 'rota, sua sorella .... Qualche critico s'è chiesto se il romanzo avrà un seguito, nel quale l'azione di quei buoni tutta si dispieghi. Domanda inutile: non sarebbe che una moltiplicazione e ripetizione di esempi. Non quelli importano. È il principio che Mauriac ha voluto riportare e riaffermare in un mondo che sembra averne perduto, col ricordo, il senso e l'osservanza. FRANCESCO CASNATI. GEORGES DuHAMEL, Scènes de la, vie future. - « Mercure de France )I), Paris, 1930. Fr. 12. Conosciamo varie sorta di viaggiatori: quello che fugge o va in cerca, d'amore; quello che si muove per affari, commesso o padrone; quello che cambia di sede per ragion di salute ;-quello che viaggia perché è di moda; quello che se ne va perché deve studiare o cercare, ed ha la scienza per pungolo ; quello che gira per dilettantismo, per provare BibiìotecaGino Bianco
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