Pègaso - anno II - n. 8 - agosto 1930

190 U. Bernasconi uomm1 che non la loro propria deliberazione. TaJi che avrebber voluto fare l'artista o l'esploratore, si trovan poi molto berne (pur se ne sospirino) nell'ufficio di 1I1otaio di farmacista, illlcui la« dlura neeessità >> li ha messi. La ragione : che itn:finequesta «necessità>> non ha fatto se non che dar corso alla loro genuina inclinaziollle, a loro stessi mal nota, facendo tacere le facili e inooncludenti velleità. Inchitnarsi a' minori è facile. Più costa, - e più vale, ·_ l'umiltà verso i maggiori. O01I1ducono lontano le strade maestre. Sentieri, :finiscon di so– lito o su un borro o c01I1trourn muro, o ci ·portano a disperderci inavvertitannente. Ciò che mag,giormernte può farci disperati degli uomini è la frivolità. Non soltanto per la ragio111e che dà Socrate, è impossibile, se tu rendi qualcuno un valerntuomo, egli non t'wbbia a riconoscere il beneficio ; ma 8Jllche: se tu sei ancora a pretendere per il tuo beneficio un prezzo, sia pure di ricon9scenza, sei tu l01I1truno da.1- l'ambita perfezio111e, e non puoi pertanto presll!mere aver· dato aid altri quel che ancora 1110n possiedli per te. ..... Il dolore è una gran form, è vero. Ma egli batte ugua;lmein,te alle porte dell'odio e a quelle dell'amore. È pregio dell'runima vi– sitata, se queste si ruprono a· preferenza di quelle. « Dimmi con chi vai.. .. )). Ma il graarde difficilmente trova da aiccompagnarsi coi grandi. Pertanto non giudicar mai Cristo da Sa.ai Pietro. Ti lodano gli ignoranti perché studi : ma poi vorrebbero che tu fossi in tutto d~lla loro opilllione. È tanto il fascino della 111ovitàsull'animo dell'uomo, che li1oi auspichiaimo tailora anche la sciagura pur di uscire dal tedio della vicenda quotidiana. Da bassezza si può giU1I1gere ad eccellernza, ma senza passare da. mediocrità. · Cuooe di più all'orgoglio la lode mezza.aiache il biasimo aperto. Biblioteèa Gino Bianco

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