Pègaso - anno II - n. 8 - agosto 1930

Parole alla buona gente 189 diversità è solo negli stimoli. Ride e piange, come ride e piange l'adulto (s'ilnteinde come fatto ilntimo, non come viso esteriore). Solo che ciò che fa ridere il piccino, può esser indifferente all'uom fatto; e ciò che può far pianger quello, ridere questo. Da ciò solo viene la diversità d'affetti che ci può suscitare il pianto del bambino e il piani;() di_un uomo. Perché del primo sap– piamo che potrà facilrrnente es,ser consolato, ché il motivo è il più delle volte ingrunm.evole:merntre noo. possiamo supporlo per l'adulto, per la sua maggiore esperienza. Oltreché sappiamo che questi, per convenienze sociali, ha ormai l'abito di rwttenere il suo pianto, e se lo lascia scorrere, I,a causa dev'esser grande. Ma ,questa diversità è pur sempre dell'estrinseco. Intimamoote, ogni pianto è il pirunto. Qurundloil bambi1I10,alla mamma che gli dà poco del dolce dice : « e io IIlOIIl lo mangio ! )) come a v,eindicarsene, non fa che testi– moniare d'istinto l'indefettibile soHdarietà degli amimi umani, te– neindo per fermo che la sua peina debba di necessità ripercuotersi nell'animo della madre. Beatitudine, vicina ad ebetudine. Gli ubriachi fanno sempre tra pietà e ribrezzo. La qualirtà del liquore pooo importa. O sia vino, o sia felicità, - tutta goote che ha perduto il controllo di sé. Non tralasciare mai un uomo per u111 libro. Spesso è una gioia resi>stere aHa gioia. Poiché tutte le cose hrunno in sé la vita; 111001 c'è cosa al mond9 che non abbia il potere di turbare talvolta l'animo dell'uomo. Vi sono uomini che· aine1runoalla paissione p,rop,rio per il gusto di abbandonarcisi e lasciarsi tr-avolgere come da un gorgo. Altri i1I1vecela desiderano noo. meno, per brama di misurarcisi e di domin01rla. i~~f Il nostro v1z10, vedutolo iln altri, guarisce sipesso iln noi. Ciò non soltanto, come si può credere, per l'orrore della veduta brut– tezz a: probabilmente per qualche moto più oscuro e certo più ir.ri: fl.essivo.Forse è. l'intravvista possibilità di soprastare al viziato s 'io Ticolmo in me quel suo mam.cwmento. :È istruttivo vedere come la casualità, o meglio la concatenata necessità degli avvenimooti, guida assai meglio il comun degli BibliotecaGino Bianco

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