Pègaso - anno II - n. 8 - agosto 1930
Ricordi di .Joyce 159 zi01I1e alcoolica; che molti episodi avevano un loro colore domi– inam.te ,e ciascuno era oontraiddistinto da UJI1 simbolo (erede, cavallo, affossat ore, editore, vergine, madre, pr-ostituta, terra) ; e che avendo og111i personaggio il proprio suo stile, e ad ogni situazione e materia trattata convenendo anche uno stile particolare, da prediligersi in autori diversi, era nel libr-o un concerto stilistico, che spezzava audacemente la regola dell'UJI1ità di forma, facendosi innanzi ad ora ad ora gli stili più vari, dall'omerioo al biblico, dall'elisabettino _ al settecentesco, dallo shakespeariano maggiore e clownesco al vit– toriano borghese, dallo stile di romanza al giornalistico, da quello di Carlyle a quello di Synge, da quello dell'Università a quello $lella bettola, e da quello dei Santi Padri a quello futurista. Ma infine, tutto ciò non mi diceva che un programma, il quale per bizzarro e gigaID.tescoche fosse, pòtev-a anche ridlursi ad una enorme farsa o ad un nobile fallimento. Joyce spiegava cotesta com– plicata tessitura, con convinzione sì, ma senza infervorarsi, al suo modo lucido, compassato, scandito, come se esponesse l'intavola– zione d'un problema matèmatico. Certo v'era la compiacenza in lui d'aver architettato cosa sì nuova, difficile e strana: ma sopratutto una gramde sicurezza, quella assoluta :fiducia di ,andar diritto e con piene forze, che gli dava autorità anche ai tempi della prima nostra conoscenza, quando sarebbe stato impossibile il sospettare in lui un maestro. Dopo quella prima preparazione, egli volle che leggessi quanto era scritto di Ulysses. Mi portò i fascicoli della Little Rewiew di Nuova York, dov'era comparso circa un terzo dell'opera: alte strida di puritami, offesi dalla sua «oscenità>>, avevano costretto a in– terrompere la pubblicazione. Gli episodi successivi eraID.otuttora semplicemente battuti a macchina: ne mancavano ancora cinque per il compimento dell'opera. Egli mi mostrò gli scartafacci, sui quali preparava la materia di ogni episodio, gli appunti di com– pulsazione, le citazioni, i riferimenti, le idee, le prove di stile; quando tutta la materia era pronta, egli si accingeva a stendere l'episodio, e lo faceva di solito in meno di un mese. Estro, diavolo in corpo, adunque, e non lambicco. Ulyss-es era stato, con questo metodo, incominciato a Trieste prima della guerra, continuato a Zurigo, ed ora ripreso a Trieste. · Leggere i primi episodi nei bei quaderni della Little Rewiew ini fu relativamente facile: i,n essi è protagonista, come tutti sanno, il giovam.e,Stefano Dedalus, questo « bohème >> ad alta tensione, che s'è bandito dalla propria famiglia e dalla roccia fossilifera d'elle idee familiari, e vive, cervello al vento, cercando di essere quanto è possibile uccel di bosco al margine della società e delle sue cre– denze. Cotesta Telemaahia, per qu;mto vi si respirasse l'atmosfera intellettuale frizzante del giovane pedante ribelle, non mi dava ain- BibliotecaGino Bianco
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