Pègaso - anno II - n. 8 - agosto 1930
\ Della letterat1tra liberatrice 14.3 Dell'eloquooza .politica 111:on può essere vestigio iin Italia. Questa no111 è pianta che si possa, oome la poesia, nelle chiuse .stanze edu– care\ ma chiede l'alito de' venti e il piooo r1guardo del sole; alle rno]titudini vuol essere volta, e 111elle adunanze solenni alzar la po– tenza delJa voce. Le prose dell'Alfieri e del Fosc,olo so111 r,obusta ma stentata oosa ,Senon che IIlel Foscolo era vena più spo1I1tanea e più -veemente, 111é la natura parla un lililguaiggio sì duro. ,Ma Napoleone è italiano : e i suoi proclami, i suoi avvisi all'esercito, sono elo– quenza 111uova,degna di quelle impetuose divoratrici vittorie. Sebbene da fanti secoli soffocato sotterra, il germe dell'elo· quenza politica in Italia nOIIl è spento ancora. Sorse appena in Napoli 11111 parlamento, e oratori si videro maturi di sen1110, e della parola aibondanti. Negli scritti politici, l'arte e l'orgoglio dell'arte spensero quasi sempre l'affetto, ispirrutore unico d'eloquenza. Là dove eloquenza politica- non è, la forense si fa mestiere. Trattare materialmente le questioni del diritto, senza mai salire ai principii, chiude all'affetto razionale e alla potente disputaziooe ogni via. , L'eloquenza sacra divisa dalla civile no:n può iIIlai comprendere , tutto l'uomo, scuoterlo tutto. E i primi Padri furo1110grandi perché nessuno argomento che all'umanità appartenesse dovevano lasciare intentato, perché nella privata e nella pubblica vita la religio111e i:nfo111devruno c me nel corpo lo spirito. Chiudete all'oratore la oon– tempJa.zione del mondo civile, toglietegli d'aocoonare alle piaghe che rodono il corpo stesso della chiesa, e OO!Ilfessa,re i torti de' figli suoi : no111 avrete eloquenza ma luoghi comuni; e artifizii avvocateschi, e le inezie de' retori. Qua111toall'eloquenza della cattedr a o ,più propriamente faoon– dia, pochi professori italiani ham.no nome di be' dicitori: ma o,gni moto del cuore è da' Governi i nterdetto , alcU111i de' ,quali vietano agli studenti fin la libertà degli. applausi; altri temono e depOIIlgono i professori aooetti alla gioventù, altri le U111iver,sitàsbranano in collegi. Professori o -scrittori, piacere a principi tali è mal segno. Onòl'al– tri vegga che s',abbia. a pensare del Botta, onorato e ,pagato da Carlo Alberto. Il Botta racoonta colll evidenza sovente mirabile i fatti; ma coglierne la morale e politica significazione no:n -sa. Pregiudizii, luoghi comuni, servili t1midità, audacie inutili. Delle storie sue la più nobile per calore e dignità d'affetto] ancorché più affettata di .stile, è la storia della ,guerra d'America. In quella che narra i fatti recenti d'Italia a migliaia erano i giudizi delle cose omesse o falsate o malamente osservate: e tutti poterono cond'a111narequell'am.tipatia puerile c0111tro il Buonaparte, nata, dicono, dall'avere un gior,no Na– poleone, al Botta presenta.togli, volte con isdegno le spalle. La cooti– m1azione della Storia del Guiccia.rdini fu ,scritta 1n men di cinque BibliotecaGino Bianco
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