Pègaso - anno II - n. 8 - agosto 1930

138 O. Marchesi - Virgilio la terra le -0osecreate da Dio : passerà la cosa fondata da Roanolo 1 ) : ed è di Dio solamente di Dio spezzare l'orgoglio dei superbi e usare ' ' • 1 ~:b t miserioordia agli umili: 'Deus superbis resistit, hum1lil 'l1lS au em dat gratiam' 2 ). Ed era ver,o: i Romani a-vevainooppresso amche loro i popo1li vj[lti, e l'impero di Roma anch'esso pass-ava come t1:1tte ~e cose della terra. « Caelum et terra transient, - aveva detto 11 Cri– sto, - ma le mie parole non passera.inno>>- E amche la poesia di Virgilio restava poi ch'era caduto l'impero. · Il 24 agosto dell'amno 410 Ala,rico prendeva Roma. Era s-taita conquistata la città che aveva coniquistato 1l'u[liverso, scriveva San GirolaJino. U[l grido di lutto e di protesta si levava dalla folla pa– gwna: Roma è caduta perché caduti s,c,.no i suoi 11mmi che per secoli la fecero pote.ntè ed illlvitta. E tra. i cristiani, forse, alcu111i,,sbigot– titi, esitavano. Nel principio della Città di Dio Agosti1110risponde aJlla maledizione che dal saccheggio di Roma veniva al cristianesimo : « No111 lai bontà d:.iDio era nei vostri templi, o romani : ma il malau– gurio. Era nel suo te1II1pio,sopra il suo altare, la sacra statua di Pallade, ,quandlo fu impu111ementeviolata e r3JPita dalle mani msan– guinate di Diomede e di Ulisse : né per ciò venne maJle ai Greci, ma rovill1a e :morte ai Troiaini •che avevruno venerato quel 111urm.e s nza avffi'lllesalute. Ora Roma, an.ch 'essa, è caduta: ma nelle sue chiese cristiane era salvezza e l ibera,z ione mentre fuori infuriava il sac– cheggio barbarico>>. E legge e spiega ancora, l'Eneide: « Là, nel tempio d i Giu1110111e eraino aim.mucchiate tutte le ricchezze rubate ai saintua.ri, là eramo pure i fanciulJli prigionieri e le madri atterrite, ill1 [unghe f ile .... In Troià, allora, nel tempio di Giurnoiile regi[la, era perduta: qua, a Roma, ora, nelle basiliche dei ,santi A.posrtoli, era salvata la libertà; [ à era ro cchi usa, qua ~lllte!ldetta la prigio111:ia;là uomi111i incalzati da.i neon.id che li facevamo schiavi, ,qua uomini traltti da mani c•ompassion evoli c he li rendevano liberi. iMa Virgilio forse ha 111arratosecondo la rmainiera dei poeti che mentiscono? No: egli ha 111arratoquello che .gli uomi,ni usaino fare quando distruggono Ile Villl'tecittà)). Così, Virgilio restava maestro e testimonio di verità presso il pulpito cristiamo. Perché ? . Perché la poesia è una voce che no111 pas-sa mai : è cOIID.e un'eco eterna c;he risponde seru1pre ai richiami deUo spirito nostro a cui dona le pwole e le imma,gini più helle affim.chési esprima e si dif– fonda. Ed è a!llora soltanto poesia ver-a ,quarrido si è svinoolata da ogni coerenza episodi.ca per aderire a tutta la vita. · 1) .AGOSTINO, Serm. 103, XI, 5-13. 2 ) Civ. Dei. praef. I; I, 6. BibliotecaGino Bianco O0NCIJlT'rO MARCHIJlSI.

RkJQdWJsaXNoZXIy