Pègaso - anno II - n. 8 - agosto 1930

214 A. Sorani Per questo occorrevano scrittori d'altra leva,tur.a,, capaci anch~ d'inten– dere che il racconto o il romanzo poliziesco potevano prestarsi a qual– cosa di meglio della semplice escogitazione e complicazione dei çattori d' un problema criminale. -Tra qu~sti scrittori trionfò facilmen~e G. K. Chesterton, col suo prete poliziotto, il reverendo padre_ Brow:n, 1~ quale, a facoltà induttive e deduttive ben più porte_ntose di_ quelle di Sherlock acuite da una lun()'a frequentazione delle amme, aggiunge una sapienza' psicologica attinta" alla casistica cattolica e alla logica chester– toniana. Colla sua aria melensa, la sua dimessa tonaca nera, il suo faccione rubicondo e il suo ombrellone sotto il braccio, il padre Brown è una macchina raziocinante ben più tremenda di Sherlock, tesa non solo alla punizione dei colpevoli, ma alla correzione degli errori di giudizio, delle storture mentali, delle eresie intellettuali. Benché Ohesterton abbia sempre professato il suo rispetto per Sherlock Holmes e l'abbia talvolta additato ad esempio, è certo che l'apparizione del padre Brown ha contribuito, più d'ogni altra, a relegare in secondo ordine l'eroe di Oonan Doyle, togliendogli la supremazia anche nel giuoco miracoloso delle induzioni e delle deduzioni. . Nello stesso tempo, Chesterton esimeva il racconto poliziesco, quale lo aveva consacrato Oonan Doyle, dalla necessità di condurre l'inte– resse del lettore attraverso la pedissequa iterazione dei metodi posti in voga dai dettami delle scuole di polizia scientifica. Per penetrare il mistero delle anime e dei delitti, il padre Brown non aveva alcun bisogno di misurar tracce, di confrontare impronte, di analizzar l",eneri e veleni, di compulsare inserti, di raccoglier prove legali, a forza di pazienza cenobitica e coll'aiuto di microscopi, bilancine e lambicchi. Egli saltava a piè pari la routine dell'investigazione poliziesca tradi– zionale, abbandonandosi al suo buon fiuto psicologico e toglieva il e< caso>>e il problema da risolvere da una inquadratura di formule e di paradigmi che, fino allora, era sembrata obbligatoria. Come reazione af racconto poliziesco popolare, oltre che a quello più precisamente imbastito intorno a Sherlock Holmes, le gesta del pa– dre Brown hanno avuto una importanza decisiva. E come il Freeman e il Wills Oroft han voluto portare all'estrema compiutezza il metodo in– vestigativo e interpretativo scientifico, Chesterton ha voluto portare al– l'estrema compiutezza il metodo intuitivo e psicologico. Alle gesta del prete-poliziotto, egli ha fatto segµ.ire, l'anno scorso, quelle, ancora ignote trà noi, del poliziotto-poeta, presentando in Gabriel Gale un ancor più straordinario solutore d'enigmi variamente criminali. I rac– conti da lui -adunati nel volume The Poet and the Lunatios hanno per eroe un poeta-pittore che giunge al cuore del mistero da svelare per mezzo di illuminazioni subcoscienti e di visioni 1 poetiche, provocate im– provvisamente da dati e particolari eloquenti solo per la sua fantasia di poeta. Invece di andar carponi a ricercare in un parco o in un giardino le impronte sanguinose, Gabriel Gale si diverte a camminare a testa al– l'ingiù sognando che le stelle siano i fiori delle aiuole e le nuvole siano BibliotecaGino Bianco

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