Pègaso - anno II - n. 7 - luglio 1930
Parole di .... musica di .... 37 luoghi comUJni, che mi parevano :però di qualità sopra:ffim.acome le divine elucubrazioni del gem.iovinciruno ; 0001,oscevo cioè le espres– sioni : << so1.1do di Bonn)), << Dant,e d~lla musica)), e l'intellettualismo d'una maschera beethoveniana appesa aiccM1toa un pianoforte su un .pezz.odi .stoffa (Uill pezzo di da.masco preferibilmente sfilacciato) era proprio quel che ci voleva in una casa di gente istruita. - J\faie.stro,maestro" mi levi una curiosità, mi dtioo ill suo motto. Perché ·aivrà bene, iIIlJIIlagino,ulll motto. - Per 1a carta da lettere '? - Per la carta da J~ttere, per l'ex-libris. Perché avrà bene un ex libris. L'ig1no·ro.nzadel ma,estri1110 era oosì for te che in o,n,sapeva che cosa fosse una cosa di trunta importanza e non subii.va i l fuscino di pa;role come ex-libri8, ex-voto, d'un così delicato sapore, 11IIl ,sapore che nOIIl escludev,a l•a,stranezza e il pimento dell'x. Né giunto pareva, a quelJla svo1ta della nostra vita d'Mitisti in cui si ,sceglie .un .motto lwtino e se ne fa il .sigillo da imprimere sui frontespizi, sulla carta a mano, sulle pareti, sulle pedrune, sulle ce raimich e, e poi nel cervello, per tutta qurunta la vita .. Il maestrino m.on sospettava nemmeno l'in– fluenza e la strapotenza dei motti mentre io ne avevo um.magnifico assortmento : ,e fui felice di squadernarglielo sotto il naso come i commessi viaggiatori aprono dinanzi ai nostri occhi stupefatti i grandi alibum dei campioni di stoffe. Non eramo i motti latini una sorta di campioni del c9sì detto a-bito mentale ? Oh sì, scegliete, scegliete! Ce n'è per tutti i gusti e di tutti i colori : questa è la vera fiera della vrunità, il confessionale di tutti i peccati, il tea– tro di tutte le commedie, la commedia di tutte le parti. Dove si potrà più ritrovare una simile profusione di sentimenti umani e di simboli ? Dove mai tamta :fierezza.e tanta umiltà, tainta lussuria e tanto francesc,amesiuno, tanto miele e tanto fiele, trunte professioni di fede e tante poetiche reticenze, e :fiaiccolee tede e ,spade e upupe e cigni e cipressi e arpe eolie e !lucerne e rostri e m.runitaigliate e beatrici e fortezze e navi in tempesta e clave e vulc3J11i e fiamme e serpem.1:à. e cerbiatti e granchi e chiavi e arcolai e alberi della vita e segni dello zodti.aco? .Scelga du[lque l'insipido moostrino nello spettacoloso campionario. Accendor, non -uror? Haec stella ditcet? Igne ignwm? In pectore vires? Non sufficit alter? Post n'lf,bilaPhoe– bu,g? Ultra nubila? Vim v·i? A_d sidera v·ult·us? Ne volete amcora? F'ugat, non fitgit ; Laedit, non laed-i.titr ; Additar vigor ; Sic itwr ad astra; Sic vos non vobis e m~gari Sicu,t in coelo e chi più ne ha più ne metta. Voleva il :maestrino ,un motto itali aino? Ardo e non ardo; Trovommi Amor del tutto disarmato .... Lo vcolevafrance.se? O'est mon iJ,ésir. Lo volleva •spaignuolo? Hasta la miterte. L o voleva, a.r– caioo? Et Sole altro non haggio. Qu3/llto a me, - debbo dirlo?·– era ancora irncerto tra il feroce egocentri~mo dell'Ego semJJer, Io iblidtecaGino Biànco
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