Pègaso - anno II - n. 7 - luglio 1930

M. Bonfantini sotto la farsa reali ed improvvisi atteggirumenti drammatici. In « 1Martellino attrat-1:io » il gioco ,diive:rtent,ee crudele è condotto COIIl veloce rigore, ma nolll perde ullla .sola po.s-siibilità di svolgimento, sfruttando ogni .si,tuazione per farla sempre più ricca di risonrunze umam.e. Quando gli amici' y,anno alfine a liber&r Ma-rtellilllo lo trovam.o «IDncora in camiscia, di!Ilanzi al giudice,. e tutto smarrito •epauroso forre, per ciò che il giudice niuna cosa in sua :scusa voleva udire; anzi, per avv,ootura, avendo alcun odio ne' Fforentillli, del tutto era disposto a volerlo far impiccar per la gola .... >>. È una scena completa illl tre righe, e quel curioso odio camprunmstico del giudice Trivigiruno, rivelato così, sooza parere, crea quasi un perso– !Ilaggfo e aggiunge un che di comicamente fatale al cumulo di as– surde circostanze che miIY1JCciruno d'ogni parte l'illlcauto beffatore. Da,ppertutto è l'imperturbaibile creatore d'uomillli, che s,a sempre trovarne gli atteggiamenti U1I1ioi, la loll'o giusta rea,ziollle.nellle con– giunture più impreviste ed i!Ilvero,s-imili,e ([l,0!11 si commuove mai e lllon si llasda pr,ooder la mano, sempre veridico senza bisogmo df copiare la realtà, immagino.sissimo e non mai arbitrario, che riesce a farci acc~ttaire come naturali le strabilianti vicende di Calan– drino, dei mariti che si scambian le mogli, di Mastro Simooe che va «in corso>), i maliziosi inca1I1tesimidelle novelle di Lidia e Pirro e di Nastagio degli Onesti. · Gli inganni e le frodi gli ,sono preziose a illluminare d'improvviso c,erti stati d'animo, a disegmare certe crude moralità: e ce lll'è di c,ompHcatissime, ,ma basta il semplice truooo di Peronella che fa entrare il marito nel «doglio», perché c,erti trrunquilli e inooscienti eg,oismi lllOill si dìmentichino più. L' avventucr:'a è_ il s1w vero mOIIldo; e non gli occorre oònclu– d,ere : condusione e giudizfo sono aid ogmi passo, negli atti stessi, nella densa e veloce psicologia dei personaggi, che non si disperdono nelle svariate vioende, ,ma in esse ,si arricchiscono e ,si completano COIIl. la più dilettosa varietà. Madonna Francesca, la storia del– l'osteria dai tre letti, Andreuccio da Perugia, Alatiel, Tebaldo pel1legrino per amore, Làn.dolfo R uffolo, G-ostrunzo e Martuccio Gomito, Cim01I1e,sono altreutam.ti ciapoilavori del genere. Amorosè le ultime, ché l'amore, come il piiù vario. ed avventuroso e fattivo dei sentimen,ti, non ;poteva non aiv,ergrrun pall'te in questo libro: ed è mutile citàre, che non è eh/i non rioordli, dalla dolce Simo!Ilaa Tito e .Gisip,po, a Girolamo e Salvestra, a Piero e l' Agmo– lella, al disperato ed incrolilabile Gerbino; fino a Ghismonda. Quest'ultima, sul oulmrine dell'arté, quasi solo .sotto il dominio del fato, d'un tra.gioo crudelis,simo ed ine'litabile, denso d'mfinite Ia– crfane: lacerante nel folle discorso di Gh:iismonda al padre: ora– torio, e scomposto : argomentaziOIIle sublime, ,sciolta d_aogni legge per ~a piena della passi,one, costruzione rigorosamente logica ed Biblioteca Gino Bianco

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