Pègaso - anno II - n. 6 - giugno 1930

Inverno di malato 709 più c,he ventenne; 'ne era :fiero di questa sorella elegante, mag– giore di lui, e credeva, mostramdola al Brrumbilla, di esserne, in certo senso, aiccr,esciuto nella strma dell'uomo; questo ingenuo cal– colo dovette subito avvera.rsi sbagliato. - E cosi ? - domandava ogni tanto il viaggiatore di ooim– merci,o, - oome va la sorellina? ... Con chi fa all'amore in questo momeinto ?... - Ma.... 1non credo che mia sorella faccia all'amore, - op– polileva Girolamo tr,oppo ililtimidito per protestare COIIl sicurezza. L'altro scoppiava a ridere: - Eh .... che razza di storie mi viene a r3iCCOtlltare ... ; aid un altro la vada a oontare, non a lllle ... : hanno -tutte l'amante le ra– gazze oome sua sorella .... Ulna grmde indignazione covava 1I1ell'animodel ragazzo: - Mia soreilla non ha amanti. ... - avrebbe voluto gridare; ma tale er,a la sicurezza dell'uomo, oosi persuasiva l'atmosfera d'i umiliazione nella quale da otto mesi era immerso, che quasi dubit,ava della sua memoria; « e se poi avesse veramente un a,mante ? » si domandava. - Ramno tutte UIIl amante le ragazze come sua sorella, - con– ti1I1uavail Brrumbilla, - tengono g1liocchi bassi, sono tutte conte– gnose, fanno le santarelle, ma appena papà e mammà han1110 voltato le spalle, corro1110 daJl'amante .... eh vada là .... sono anzi sicuro che sua sorella è una di quelile che si fanno meno pregare .... co111 quegli occhi, quella bocca! ... certo va nelle garçonnières sua sorella! - Perché parlare così di una ,persona che non si ooinosce ? - . protestava allora Girolamo. - Perché? - rispondeva il BrannbiHa, - ma perché è vero .... Io, per esempio, una ragazza come sua sorella 1I10111 la sposerei nep– pure per -tutto l'oro del mondo ... ; non si sposano le ragazze oome sua sorella ! Senza pem.sare all'assurdità di queste affermazioni, Girolamo si sentiva molto umiliato dall'i.pòtetico disprezzo del commesso viag– giatore, e ,spingeva una viltà 111On del tutto incosciente :finoal punto di dire: - Ma in compenso mia sorella le porterebbe la sua bellezza e la -sua intelligenza. · - Ohe m'importa, - lo im.terrOIIllpemil Brambilla, - no .... no, moglie e buoi dei paesi tuoi.. .. Il ragazzo subiva queste umiliazioni sooza quasi risentirle, a tal pu111toera immerso nella deprimente atmosferà del ,sanatorio; a queste crudeltà il Brannbitlla aggiungeva un despotismo rallegrato e compia,ciuto, al quale, del r,esto, Girolamo si ,sottoponeva con una buona volontà che era il risultato di ulila psicologia completamente traviata dalla malattia e dall'abbalildono; oppresso da,g1lialtri, Gi– rolamo si riconosceva colpevole e volontariamente si U111iva al gruppo BibliotecaGino Bianco

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