Pègaso - anno II - n. 5 - maggio 1930
528 G. Doria Garibaldi non usava in quell'epoca la cannc1a rossa dei suoi le– gionari di Montevideo, con la quale si presentò più tar~i all'Europa, come una apparizione fantastica 1 ). Il suo abito era una gmbba azzurra, senza alcun distintivo, con il collo militare rivoltato e una doppia bottoniera dorata, costantemente abbottonata. Portava un cappello bianco di castoro, cilindrico e alto di cupolino, con larga falda rial– zata come la visiera sollevata di un casco medievale. La CO\Ilversazio111e fra il giovane argentino e il già illustre con– dottiero italiano fu interrotta, a mezzogiorno_, d'a un prossimo fuoco di fucileria e dalla bandiera r-ossa d'aJllarme, Ìlllalberata dalle ve– dette. Era 8JCC•adutoche il vecchio colonnello Neira, valoroso e testardo, non 00111tentodi aver sbrattato i gnerrilleros 111emicidai loro posti avanzati, aveva voluto rendere più gloriosa la sua gior– nata ruttaccando, con n:na gnerrilla di 20 a 30 uomÌllli, le guardie del oonrtro dell'esercito a,ssedirunrte, nella località denominata Las tres cruces. Vittorioso sul -principi-O, per il'i111aspetta,toimpeto del– l'attacco, fu poi, rotta la sua guerrilla, steso morto sul terreno, dopo essersi battuto 0oin disperato eroiRmo per 1110111 cader prigio– nier-o. llllto:rinoal oodavere dlel Neira, a impedire che questo venisse sottratto dal nemico, si a,ccese urnl, vivissima lotta, sostenuta d'a 13 liberti negri, animati da un ragazzo arg-entino, l'alfiere José Maria Ortiz, e che da un foc;;satofolm.ina,vrunoi nemici, accorrenti in ,sempre maggiori forre. Ma quando i rosisti si diRpo111evano a :-iferrare il quarto atta,cco, ecco che 1 su1l campo apparve, come l'aroo,ng~lo della guerra, Giu– seppe Garibaldi, alto sul sno cavallo rof,l8ig-no,col cappello bianco gettato indietro, agitando nna sciabola di cavalleria, che aveva ,strappata idalle mani di UJD 'loJ.dato. « Allai i,ma vista, alila sua voce, tutti si sentiro,no eroi>>. La legione italiruna, pur 1110n avendo com– piuto anoora i ,suoi maggiori fatti dli gw~rra, godeva grandissima reputazione fra gli aissediati: 00111 ingenuo, ma legittimo oi,goglio, Garibaldi lo ri0011danel ca1 1 to IV del suo poema: .... e placidi potea sonni dormir la non armata folla di donne e di fanciulli, quando l'Italica Legion copria le mura. 1 ) Nel 1848, dunque, Garibaldi non usava ancora la camicia rossa, che indos– savano, però, i suoi legionari : nata, a quanto pare, dal fatto che una casa commer– ciale di Montevideo poté cedere a bassissimo prezzo un fondo di camicie di lana rossa, già preparate per il mercato di Buenos Aires, ove venivano adoperate dagli operai dei saladeros (macelli e stabilimenti di carni salate) perché meno risaltas– sero le macchie di sangue, e rimaste giacenti in seguito al blocco di quel porto. Cosi narra un testimone dell'assedio del 1846, il futuro ammiraglio WINNINGTON– INGRAM, Hearts of Oak, 1889, p. 93, citato dal TREVELYAN, Garibaldi e la difesa della repubblica romana, traduz. DoBELLI, Bologna, 1909, p. 41 n., ov'è anche riprodotta, dai disegni del Winnington, l'uniforme della Legione italiana di Montevideo. BibliotecaGino Bianco
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