Pègaso - anno II - n. 5 - maggio 1930
604 D .. Oinelli XIX. La Fosca era sca1ppaJtaalla strada, volgendo le spalle all'Acqua.– viv,a. A un gomit,o eh:e i ,b~schi di Querceto fanno sino rulla :provin– ciale, entrò IIlella macchia.; N a,somrdersi, faisciarsi arndare in UIIl covo, bestia ferita, a.rsia di sete, che si ,c,a,ccia ilil un folto, all'acqua. E già, aJ coperto nel forteto si oolrnava come se il male fosse rim!asrto ' ' ' laggiù, 111elleg~otte sul fimnie, quando, dietro di lei, sfrusciò la frasca. Si volrtò, duna : - Va' via. - Ma poi restò ferma a guardarlo. U111 ciuffo di ,scope incespugliate li sep.arava. Il giovane non poteva prurlare, ma nella pena del viso, 111ell'attitud!ùnediimessa, si 1eg,gieva che non poteva f,ai:r,e a meno di seg;uirla: non :poteva. kusciiarla aJI1da.rvia sol,a. La Fosca si rrusseg,nò : - Ma che volete tutti v,oi, da me ? Alzò ,gli occhi, per mostra.re la sua miseria, che ,qualcuno vedes,se, giudicasse,, lassù. ~ ·Lè prime gocce g.rosse chioccavano sulle fronde ; rotolò un tuono, vi,ag,giando a lu,n,go per il cielo, perdendosi, sordo, lontano. Videro gli s'brriani ,di una eava di travertino e ,si ripararono sotto aJle oosrtoJe birunche del masso che soprava111zava da,Ua seruglia rossastra. S0oppiò l,;1, burra1sca. Presi nel ,suo imper,yersare, passò uno spazio di tempo sernm che si ,d!i.cessero nulla. La Fiosca 1si allentava, si sentiva soffrir meno. Su per i monti, nella maochfo, folt 1 a, lonrtJamada turtti, ,sola; calare di là dai crinali, prendere st,raide nuove, trovar,e paesi sconosciuti, 1nasoorulensi fra gente che non si ,sa chi è, sino a non rarrnmenta:r,si più di nullla, che il tema)o di rp,rimJa pare un ,sogino, quando .si vede. e ,si ,sente quel che non può succeder nella virta. CominciWVlaa fai:isi il paissato intorno a lei, e a distaccarsi, ombra di una giornata finita, della quale non rimaneva ,altro che la, p,resenZla .siloozio,sa del giovame che le stava accianto e pure era lontano ooime iJ. rnmo[>e di una fonte. L'avrebbe voluto accwrezziare, una carezza come ,si fa a un figlioJo. Lui d!isse una pa.rola di oompa$'sione: ' - Fosca, po:vera ]'osca. Mar in que1 n,onre le immagini che l'avievwn,o perseguitato nella 0011sa,affammo1sa, .si fooero vivide e precise alla moote. Le ,p:al'ole ,gili vennero alle laibbra : , - Come hai potuto ? - Anche ,a frenar.si, la -sua voce sapeva del dolore ratternuto, come ill veinto ch e vien d i l<'l,ntruno sa òi bosco o di mare. Lo stupore, l'in1giustizia di farlo soffrire cosi, 1a piegò su di lui. Ma perché doveva ,soffrire, lui? NOIIllo ,serntiva c'he lei nOIIl era ,più quella; che loro non l'avevan c01I10S1Ciuta, mai'! Ma lui nOIIl l'avrebbe BibliotecaGino Bianco
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