Pègaso - anno II - n. 4 - aprile 1930
446 F. Flora stro .... Oltre i due colonnini non leggete. Son di solito le vostre colonne d'Ercole; perché questi Ercoli siete. , I lettori pochi e svogliati e assonnati spiegano una letteratura povera e tediata e stanca: e gli uni fanno l'altra e l'altra gli uni. Questo scriveva il Bonghi, ma si mostrava, oome dire?, male info1'llllaito,perché proprio in quel quinquennio apprurvero [e Nuove Odi barbare, i sonetti del Qa ira, la Canzone di Legnano, il Canto novo, I Mala1;oglia, ecc. Altri accessi di pessimismo seguirono: e il 16 d!i:oombre 1894 Ohecchi non esita a parlare de La bancarotta letteraria. E nel numero ,seguente A. G,abr.ielli risponde ed ha l',aria di dire: - Ma :amdiamo, Tom, che ti proode? Sei nervoso. Non esaigerare. Il mondo lllon filllisce. Si ,può infine seguire, in un giornale drilunga viita iOOille il F. d. D. lia viari,a fortuna di alcuni scrittori : e rper esempio del Mrunwni e,,. del Leopardi. Ci fu Ulll tempo di disrpi~ri a,i-mam.zoniani, se il 5 maggio 1889 (n. 18) il F. d. D. metteva un grosso titoilo: La resurrezione di un Grande. E intendeva parlare del -M,a,nl')OIIlÌ. O ,dunque Mrunwni era morto e il Fanfnlla [o rich.iarrnava in vita? Nolil ti fidare dei lette– ràti, e ti troverai bene. Il giornale recava ,però p,agine Ìlllediite del Mam.wni: Al nome glorioso di Alessandro Manzoni dedichiamo oggi una grande parte del nostro giornale. Due ragioni ci persua,ùono a farlo. La prima è che, per corte.sia squisita dell'illustre amico Ruggero Bonghi, possiamo pubblicare la prima metà circa della Introduzione inedita del libro, pure inedito, del Manzoni, sulla Rivoluzione francese .... La se– conda ragione è questa: che la data del 5 maggio, come è resa memo- 1:abile dalla morte del primo Napoleone, così nella storia .delle nostre lettere segna, col carme sublime di Alessandro Manzoni, il più alto vertice a cui l'ala della poesia lirica si sia sollevata nel nostro secolo. Ma più oltre, dopo questa damor,osa resnrrezi-One, il 20 lu– glio 1890 (!Il. 29) in un •a,rtfooloche s'intitola Manzoniana, quialcuno si domaill>da: È dun·que vivo il Manzoni? E il,lavoro sottile di 'tentata demoli– zione, a cui s'affannano gl'iconoclasti del buon senso, non ha dunque · intaccato in nulla la mirabile rocca? Il :poeta più cit•ato nel F. d. D. (.si può dirlo senza bisogno di fare Ullla ,statistica) è il Leopa'I'di. · Già daJ. 17 ,gennaio 1892 (n. 3) Oiarilo Segré in Ulll wrticolo Leopardi giudicato da Bourget poteva scrivere : Non v'è poeta più poeta di Leopardi .... Noi giovani veniam su edu– ca,ti alla venerazione pel Leopardi. BibliotecaGino Bianco
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