Pègaso - anno II - n. 4 - aprile 1930

« Il Fanfulla della Domenica , Il suo calice la Parca M'offre; e tutto il deo libar, Son finiti i nostri gaudii : Addio, Marcia, io vo a morir. Marcia addio; la tomba s'apre ! 'Ve per sempre io deo discendere, Oh! per sempre deo lasciarti; Addio, Marcia, io deo morir. 437 E il Lombroso, che lllon ci ,s,a-rellhlllo -aspettaito così elegante tradut– tore oon tutrti quei deo e quell'ri.impag.abile 'Ve, spiega le ragi01I1iper le q-uali egli si è occupato di questi ver,si : Da gran tempo io ho sostenuto contro molti osservatori inglesi essere il gusto estetico (lo chiama così Lombroso), tutt'altro che spento nei cri– minali; soprattutto, già da un pezzo mi ha colpita la frequenza della poesia lirica in costoro più copiosa ed elegante spesso che non la loro prosa ; il che io mi spiego per la violenza della passione che in essi tra– bocca e prende quindi più il dirizzone e direi quasi, lo sfogo poetico. Ciò mi fu confermato dai versi di un criminale che, domandato perché con– tinuasse a esprimersi in poesia, rispose: Je vous écris en vers - n'en soyez pas choqué; En prose je ne sai exprimer ma pensée. Cairo quel orirrninaile ! .Anche Ovidio, che <a,giudizio di Augusto, non era che un criminale, scrisse dli se stesso : Et quod tentabam dicere versus erat. Era il tempo dello spiritismo, e gli scienziati facevam grain caso alle voci mute dei tavolÌilli. Il 23 agosto 1888 (n. 35) qualcU1I10 sfida Cesare Lo1mbr,osoa 1I1ega.re l'evidenza di ,strabilianti fatti spiritici, ai quiaJlisi pr,opone che egli aissista. Lombr,oso il 2 ·settembre aicootta illl nome della scienza, ; ma pone come condizione che le esperienze sien fatte ilil piena luce. E ,si mostra ingenuo una volt-a di più. Cosi dellia ,sfida IIlOnsi fece più m1lla. Lornbroso em forse il più camdido e il più 01I1estorwppresentante di quell':i!IlfaituaziOIIle,sc-ientifioa che credeva d'i. rimettere su nuove baJSi l'umana oonoscenza. lil pensiero italiaino, che nel campo poi più strettamoote letterario generava la cosiddetta critica storica, sdegnosa delle idee e illusa di stare ai fatti quando si oocupaw.i, di mi1I1,ute ricerche biografiche e ailleddotiche, nOIIlera in un periodo di spleindlore. 1!J degno di nota che proprio qui, sul F. d. D., in quesito periodo di <abbas samento critfoo e storico, mentre appunto si cre– deva di solleva.re e ,storia e critica a scienza, si sia avuta una strana offìesa alla, memo,ria di Francesco De Sia1I10ti&, e vogliamo dire deJl ma ggior critico d'HlaJia,. Vera.mente il F. d. D. è tainto vissuto ed ha rispecchia.ti tainti mutati a-spetti della, vita menta-le italiaina, ohe BibliotecaGmo Bianco

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