Pègaso - anno II - n. 4 - aprile 1930

« Il Fanfulla della Domenica » 429 A confe:rma di quena onesta e cauta maniera dli giudizio, che fu costante lllel 1.11. d. D., varrà la recensione del volume: Dal vero, di Matilde Serao, che ·si [egge il 26 ottobre 1879: Un libro che è una buona promessa: tanto più buona in quanto io penso che la Serao è una signorina, e che molti giovanotti i quali si dànno aria di autori vorrebbero poter scrivere come lei. Avvenllle ,poi che hl D' Am.lllunzio pubblica,sse i versi In memoria: e il F. d. D. non risparmiò le critiche: ché la fecondità del giorvi– netto, lllOn ,piacque : Tutto ciò, diciamolo francamente, ci fa molto dubitare che il D'Annunzio abbia dell'arte quell'alto concetto, senza del quale è im– possibile levarsi oltre la mediocrità .... Crediamo inutile moltiplicare le citazioni: e non vogliamo fare grave carico al giovane autore del suo avere cominciato imitando. Tutti i giovani han cominciato e devono cominciare cosi: cosi cominciò il Leopardi, cosi il Carducci. Ma (me– diti bene questo il D'Annunzio) il Leopardi non cominciò coll'imitare il Monti, né il Carducci coll'imitare il Prati.. .. E (anche questo noti e mediti bene il D'Annunzio) il Leopardi, ch'era il Leopardi, stampò le sue prime canzoni a venti anni; il Carducci, che è il Carducci, stampò i suoi primi versi a ventidue. Mia il D' Am.nUJI1zio, che è staito precocemente uomo di ,spirito, non s'aidollltò di quelle oritiche: e dopo l'intemeraita divenne più a,mico del F. d. D. : e il 12 dicembre 1880 (n. 50) esordiva 1su11 gioma,le col suo Cincinnato e illliziava oosì una oolk1,bomzione che per lUJI1ghi anni si fece ,sempre più assidua. E viene ,runche Ulll momento ÌiI1 oui egli (19 febbriaio 1882, n. 8) colll ,uno ,stile in cui mal si riO()(Ilosceriebbe il futuro D'Annunzio, presenta Ulll ,poeta dimenticaito, e parla ,delle Rime di Pier Enea Guiarnerio. Il suo articolo s'mtitol-a: Per un compagno d'arrrvi: I critici cristianelli e filistei non si adirino se io, ohimè giovinetto imberbe, oggi sorpasso ogni limite di audacia spezzando una lancia in favore di un poeta dimenticato. Intam.to, sull prmcipio dell' '82 il M-artini abbandonava la dire– ziollle del F. d. D. L'Obleight il cui nome è ,stato citato in principio come quello dell'i-de,mtore pratico del F. d. D., il« Commendatore», - scrive Luigi Lodi, - aveva pensato di cedere i contratti di pubblicità da lui stipulati alla ditta francese Fremy. Quella cessione parve - ed era - scandalosa; una inframettenza stra– niera era introdotta nella gestione finanziaria di una notevole parte della nostra stampa quoti.diana. Luigi Arnaldo Vassallo apri, nel Ca- BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy