Pègaso - anno II - n. 4 - aprile 1930

412 S. Benoo [legli Angeli : successive illazioni). In questo primo periodo, aJlle cui illuminazio111iroimantiche è aippena d'uopo accen111are,cade run– che la oomposizione ,dellia ballata «d'amore e dli morte )) dell' ado– lescente Oristoforo Rilke, perito in U111gherianell 1665, oombat,tente coi Turchi, quale alfiere della c•ompagnia di cavalieri comam.data d,al bai'o111e Pi.ròvano nell'eserdto imipieri,ale . .Si meravigliò il poeta che la balJlrutaavesse tosto l'amore di rtutto il popolo tedesco : do-vea averlo : tanti soino i motivi sent:Lmoo.tali, di possesso coiIIlune, in essa trasfli!si, pur ravviva111done kl, lu ce gri– gia, di fatal ,sogmo, con lampi di impressioni realistiche e d'iimma.– gini egualmoote illlJilled[ate e nervose. Rilke rima111e di mdo ,a lungo nello ,stesso ipaese. Viaggia sempre,. Non ha radice; cerc,a o fugge un destino. Si traisporrta di qua, di là, tut·ta 1,a vita. Conosce la Russia, l'Italia, la Spaigna, i paesi nor– dici : ha mutato ,soggio-mi dall'una all' al,tra parte della Germam.ia e delJla Sviz?jera; ha ,sofferto di un'ir.requietudi111eche nòn si saprebbe dir bene ,se rp,iù,spirituale ò di rp,ositura dlel,proprio corpo. Questo ha per lui una stra,ordinaria im,portan'.i'ja,oome per ogmi ,malrutodi ipo– condria: e così tutti i o orpi. ES1sileg ano 1'aJ111ima alla sem.,sibilità e allla, morte. Sono mis, teriosamem.te potenti. Grrun :p3irte della poesia. di Rilke 111asoe daJl dibattersi d ello .s,pir,ito nei suoi vincoli corpo.rei.. Il periodo ro,di111iano di Parigi è per lui un grooo al oo– nos cimoo to : qui si tratta propriamem.rte di'imipadronirsi, presso il graJ -J.de ,scultore, dell'identificazione artistica dei corpi. Certe mec– ca.nicirtà del mestiere, in Rodin, ·per vero sg,0mentaai-o Rilke. Gli IIllette r3JCCapriccio l'atto 111eoessario,ma che gli patre istrfonico, del rinculare per giudfoar !l'effetto dell'o1pera. Deve vi_noere ripu– g1nanw per accettare le disc:ùpline ,servili Ì!mp,osteda un' arrte pr~– cisa; vi si assoggetta ·con l'attenzio111e,soill/illessadell'allievo. Nelle sue rac0olte di vel'lsi ,!].iquel tempo, e deil sucoessivo, e maissime nelle Nu,ove poesie) •appaiono ,gli fa11segmaime111ti della scuola rodi. - niana. La Pantera del Jardin des Plantes, e parec~hie altre compo– sizioni, s,0010 sculJture di vita che soffre 1I1ellamateria : Il difilar dei ferri entro la gabbia _ il suo sguardo accecò. fiù non ravvis·a. Moltiplica 1e sbarre a cento, a mille; ma dietro quelle sba:rre è il vuoto, il nulla .. Nel flessuoso molleggiar dei passi grev.i tornanti entTo il racchiuso giro, ~!l!l' che l'Impeto danzi intorno -a U:Il centro ove U!Ilaenorme V9lontà vien meno. Solo, a volte, su l'arida pupilla, tacito, un velo si sol1eva; e irrompe una iroagiine in essa; e via balena, lu,ngo il silenzio delle membra tese, per smorzarsi, veloce, in fondo al cuore. BibliotecaGino Bianco

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