Pègaso - anno II - n. 4 - aprile 1930
, Rilke plastico e romantico 409 2entazione del sogno. In due giorni, fantastirando ,sopra un docu– mento laoonico delle proprie c·arte di famiglia, egli aveva poetato la romanticissima Canzone d'amore e di morte del trombetto Ori– .sto/oro Rilke. ; né bisognò molto più tempo perché se ne innamo– raisse turtita la Germruni,a, e naiscesse una fama di poeta popolare, di 111arratore,sentimentale, intorno a quel tor,turato difficile 0;I'tista. U111 •siff.atto congiungimento co111 l'anima popolare, che er,a ,pure Uilla,possibilità della ,sua giovinezza, egli no111 t:r.,ovòpiù rn,ai. Per qu'31Illto ·ricercasse nell proprio passato, desse un'intonazione di leg– genda alle evocazioni dei propri anni di fanciullo malàito, 1110n gli accaidde mai più di toccare anche il lettore di _popolo. Quella parte del suo spirito che er,a <',ostrurtta su le fiabe, su l'immagim•azione fiabesca del mo111do,subì un,a curiosa inversione reailistica 111ella tendenza, che ,abbiaJIDo111otato in lui, a d·are « un corpo)), ,a,d asse– gnare ÙIIl'iautonorniae qurusi un'anatomia, a <?io111dizi·oni staccaJte del– l'uomo, ,a parti del suo tutto, quali il terrore, la malattia, la morte, a guisa rpreci.samente di misteriosi personaggi da fiaba. Più tardi, egli, che era un m:hitioo incapace di giungere a Dio, sparse un popolo d' AIIlgeli, belli, opposti aill'uomo, poco consolatori, negli spazi tra l'infermità umama e la sfera delle verità supreme. Ades,so, tutti si servono un poco di questi « am.geli>>di Rilke, più swedenborghiani che biblici. Così, turtti cercano d'impadroniirsi dei suoi !Segreti musicali, dei suoi arcani «pianissimi>> (la parola « leise )), pialllo, è 11apiù religiosamente intonata del suo vocabo– lario). Giacché Rilke è divenuto_ irn Occidente urn 'Poeta alla moda, da ,quando egli ·e Paul Valéry si scambiarono le traduzioni delle proprie poesie. E anche in Italia, dopo gli 3/mmiratori, egli ha trovato i traduttori; anzi così zelanti e di llui ill}rs,aziabili,da vo– llerne volgere in irtaJiarno qurusi tutta l' opera : e forse ciò pia,rrà soverchio, considerando che 111emmeino tutto Goethe:,po"ssediamo tra– dotto. Comunque, i due scrittori che vi si sono accinti, Vincenzo · Err3.!J}.te d Elio Gianturco, sono tali da prendere impegno di giu– stifica;re il loro entusi,asmo : e Rilke è pure il ipoeta, tedesco più im.teress3Jllltedegli ultimi treinrt'anni. Vincenzo Err3Jilte, che è il legit.Jtimo padre deill'im.presa, ha aJ1zi già, all'ora che scrivo, pub– blicato due volumi di quest'Opera omnia. Vno di essi comprende le liriche giovanili di Raim.er Maria Rilke, sino ,all'indomani del periodo rodini,ano ; l'altro volume ci dà il romanzo I quaderni .di Malte Laurids Brigge 1 che si C0111si– dera a, ragi001e 0ome un'opera aU't?biografica, una C0111fessione un'esasperazio111e di vita interiore vissuta. Nelll'uno e nell'altro i lettori itaU.allli troveran1110,e ben ooJcata, l'impronta dell'estetismo, della vita considerata 111ello specchio dell'arte, conforme agli runni, a cavallo tra i due ,secOlli,nei quali ebbero origine quei versi e quella iprosa : gli an:ni della diffusione di Ruskin, del conoscimento BibliÒtecaGmo Bianco
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