Pègaso - anno II - n. 4 - aprile 1930
RILKE PLASTIOO E ROMANTIOO. L'ultimo libro che lessi su Rai!Iler Maria Ri1lke portava il 111ome della signora Lou Andreas Salomé: itnutiile soggiungere che que• sta, oombitnazio.ne wpparenternente bizzarra, la vecchia, :fidanzata di Nietzsche che ,scrive dli Ri1ke, metteva alla curiosità della !lettura un pungolo insolito. Gli uomini s'itnoontrano, ed amche gli uomitni e le donme : e queHa stessa signora, di rara. inrtelligmz,a,, che, gio– vaJI1issima, .si era •sottratta al destitno già perioollante di Nietzsche, avea sruputo poi meri·tarsi da quell'altro solitario Ulllialooga ami· cizia oonfideinte e fedele. Man mano che ci .anontaJI1iaimodalle epo· che tr•ascorse ed esse vanno chiudendosi, vediamo ravvicina,l'ISi tra foro le figure ullliMle che ci parve~o risolutamente d[sgiu111tedalJle litnee esclusive della loro individualità. La 00111rtemporaneitàche fu tra loro le .avvolge oome un ·a10111e. Anche dissimili, divise ed av· verse, esse hanno vissuto ia co.ntenut,o d'idee degli stessi gior.ni, h31111Ilo veduto la vita sotto un determinato r~ggio, si SOIIlO 0 ,ppas· sion·ate di problemi umallli che si presentavano loro sortto deter· minate caratteri-sitiche forme. Hanno ragioinruto tra loro, vicine e lontame, sopr,a una ,soena che poi in,sensibi1mente è venuta mu– tamdo. Niefasche, Tolstoi, Bergso111,vVilide,D'Annunzio, Pascoli e amche Rilke sono uomini che la vita ha i111vitato su la terra, giovani ·aJ1cuniedJ altri più vecchi, IIlella •stessa .stagione, quamdo c'erano . quei teneri, quei crudi e quei turchini all'orizzorute e quei nereg• giMllenti di IIluvole nell'aria. Oolll la :signora Lou S-alomé e con ,suo marirto, il giov,ane Rilke vi.sitava due volte Tolstoi, negli anni che a llui, itndeciso e inter– mittente 111ella conosoenza di se stesso, :pareva di poter scrivere: « Ohe la Russia sia la mia pa.tria, è .una di quelle gramdi e miste- i rio.se oo:ritezzedelle quali io vivo>>. (Parve a quella oertezza tornare in p•unto di morrt e). Il mi,sticismo dell'immensità e quello di sentirsi gralllello urna.no, uguale a.gli altri in u1I10sterminato popolo di umili, lo portavano (e gli accadde spesso) a prendere una parte per il tutto delle p,l'Oprie inclinazioni. fu verità, egli era un gio· vine .tedesco di Boemia, e .non aveva aillora ooa determinata i[}attria più che nOillne avesse illl tutrti gli anni del ,suo vagabondaggio ter· restre : rtoND.entato da, 1I1ervoseangosce sin da fainciullo, assillato ibliòtecaGino Bianco
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