Pègaso - anno II - n. 4 - aprile 1930

Gente in Aspromonte 393 sacchi gopbi del grano. Al soffitto era appesa una llllllga decorazio111e di .sailsie-ceattorcigliate attorno a una canna. fu un angolo era ele– vato u111 lettuccio su due trespoli di ferro, coperto d'un candido lenzuolo sotto il quale .s'indovinavano le forme del pame fresco ap– p13naimpastato oome una teoria di mammelle tagliate a molte srunte ~artiri. ,Tre donne .stavano sedute fax terra, e' un'altra, ;presso il forno che era i111 un canto come un mostro familiare, gittava dootro rami .secchi che avvampavano •subitrun,ei. Una delle ragazze acco– sciate in terra faceva girare run tubo di ferro su U1I1 fornello acceso, e un fumo gentile, greve, illlebriamte, si .sprigionava dì là. - Questo è l'odore del caffè - disse il ,padre ad Antonello. Antonello stava a guardare, in piedi, aooanto a suo padre ·appoggiato alla porta. Di tratto in tratto la ragazza che tostava il caffè lo guardava, di sotto in su per poi abbassare repentinaimente gli occhi sui suoi piedi mudi. - È vostro fi,glio ? - disse la più vecchia. - ,Sì. - È sollo ? - Ce 111'è un altro che deve arrivare. - Salute e ,pace! - Le altre d0nne sorrisero come per ripetere l'arugurio. - Perché no111 vi se– dete ? - Essì ,presero posto lungo la panca, e 1110n sapevano dove metter le mani. Antonello cercava di scoprire chi fosse ·tra quelle do111ne la padr,ooa. Guardava la do111nache introduceva le fascine nel forno, e ill ritmo della sua veste che illl quel moto continuo si levava e si abbass,ava sulle sue àlllche facendo strane figure che storcevano la bocca e il naso. L'odore del pane che lievitava era tt1nero come quello del 1àtte e aspretto come il sudore. - Padlre, qual'è la signora Dolores? - Non è qui; queste sooo tutte le sue serve. - Allora egli ,si mise a guardare quella che tostava ill caffè e . che aveva una medaglina della Madoinna ,puntata sul petto, sopra la mammella sirustra, e gli parve che si avvicinasse a lui oome fatta del suo s,tesso srungue, ,sentimento v.ago e nuovo. U111a voce tuo1nò nell'rundito, una voce strascicata e nasale, ma imperiosa: - AIIlnunziata ! · La donna più vecchia si precipitò all fornello ,gridando: S1_1- bito il caffè. - Parve che si accorresse d'a tutta la casa verso un punto, eome ,se uno stol'iIDodi topi fuggisse. L' AIIlnunziata uscì ool · vassoio e le tazze e il bricco e il bianchissimo zucchero. Il forno si era chetato: caldo e dlolce, grigio d'Ulll grigio lontano, simile a un cielo nuvoloso, la sua profondità era s(\,o-reta e .sovrruna. L'odore del pame cominciò a diffondersi mentre a ,mano a mano la pala im.– fornava, e i ,pani stavano in quellla p•rofoodità oome creature vive, o come semi 1nell'urna d'un fiore. U1na delle donne ,si accostò al ragazzo e gli mise fra le mruni qualcosa di caldo e morbido: - Unà ciambella. Mettila in tasca. - Allltooello sentiva il calore di quellla forargli i panni, posàre cald'a, sullo stinoo con un se111so piacevole e nuovo. - E pane 1 biam.co - gli disse il padre tentrundo di sor– ridere. ibliòtecaGino Bianco

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