Pègaso - anno II - n. 4 - aprile 1930

GENTE IN ASPROMONTE. I. Non è bella la vita dei pastori iJn Aspromonte, d'inverno, quamdo i torb1di torrenti 0O1-rolllo al mare, e la terra sembra navigare sulle aoque. I pastori stanno nelle case costruite di frasche e di fango, e dormolllo con gli amimali. Vanno in giro coi lulll,ghi capprucci attac– cati a una IDantelletta triamgiolare che protegge le ,spalle, come si vede talvolta raffigurato qualche dio ,greco pellegrilllo e invernale. I torrenti hanno ullla voce assorda,nte. Sugli spiazzi le caldaie fumamo al fuoco, le gramdi caldaie nere sulla biamca llleve, le grand'i caldaie dove tSi ooagula ill latte tra il siero verdastro rinforzato d'erbe sel– vatiche. Tutti intorno coi 1I1eri cappucci, coi vestiti di lana nera, ani– mamo i monti cupi e gli alberi stecchiti, mentre la quercia verde gonfia le ghiamde pei porci IIleri. Intorno alla ca1daia, ficcano i lunghi cucchiai di legno inciso, e buttamo dentro grandi fette di pane. Le tirano su dal siero, fumamti, screziate dli bianco purissimo oome è il latte sul pane. I pastori cavamo fuori i colte11luzzie l3Jvorano il legmo, i1I1cidonodi cuori fioriti le steoche da busto delle loro pro– messe spose, cavano dal legno d'ulivo la figmrina da mettere sulla conocchia, e eon lo spiedo arroventato frunno buchi al piffero di canna. Stamno accucciati alle soglie delle tane, davamti al bagliore della terra, e aspettaITTo il giorno della discesa al piano, quando ap– penderanno la giacca e la fiasca alll'albero dolee della piamura. Allora la lu111a 1I1uova vrà spazzata la pioggia, ed essi seenderaruno in ,paese dove stanno le case di muro, grevi delle chiaochiere e dei sospiri àelle donllle. Il paese è caldo e denso più di una mandra. Nelle gior– nate chiare i buoi salgooo peil sentiero seoseeso oome per Ull1 presepe, e ben modellati e bianchi "Come s0010, sembra1110più ,grandi degli ' - alberi, animali preistorioi. Arriva di quando in q,uamdola nuova che un bue è •precipitato 1I1ei burroni, e il paese, come Ulllamuta di cani, aspetta l'animale squartato, appeso in piazza al palo del maoellaio, tra i cami che ne fiuta,no il sangue e le donne che comperano a pooo prezzo. 25. - Pèuaso. BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy