Pègaso - anno II - n. 4 - aprile 1930
Ricordo di Aby W arbnrg 491 souo stati studenti, l'astrologia prosegue il suo cammino trionfale verso · la Germania della Riforma. La polemica contro e pro Lutero fu con– dotta anche da astrologi. Se Lutero non credette all'influsso degli astri, vi' credette Melanchthon, e gli' amici di Lutero consentirono nell'inte– resse di un presagio favorevole a spostare di un anno la sua nascita contro il suo volere, contro la testimonianza di sua madre 1 ). L'astro– logia ellenistico-orientale approda alfi.ne nelle figure dei calendari com– pilati al principio del XVI se colo per i contadini della Germania del Nord. Il Warburg parlava audacemente quanto spiritosamente di un itinerario Cizico-Alessandria-Oxene-Bagdad-Toledo-Roma-Padova– .Ferrara-Augusta-Erfurt-Witten berg-Goslar-Liineburg. Qualche tratto minore fu forse percorso in senso inverso, com'è possibile fare anche sulle ferrovie dello Stato con i biglietti circolari, ma la direzione gene– rale e le più tra le tappe sono sicure: averle stabilite, è il frutto gran– dioso di un'indagine che durò tutta una vita. III. Il Warburg ha diretto lo sguardo specie sugli elementi dionisiaci e su quelli demoniaci che il nostro Rinascimento attinge dall'ellenismo, rispettivamente attraverso l'arte imperiale romana e manuali del me– dioevo orientale e islamico. Uomo nella ricerca equilibrato, egli non ha mai inteso negare che il Rinascimento abbia desunto dall'antichità anche elementi di serenità e di gravità, «apollinei». La reazione contro il Winckelmann non l'ha mai trasportato a disconoscere quel molto di vero, seppure di troppo parziale ed esclusivo, ch'è contenuto nella con– cezione tradizionale dell'antichità. Ma egli si è chiesto: la concezione e il sentimento nuovo della cultura e dell'arte nel Rinascimento italiano e fiorentino è vittoria: vittoria su che? Che cos'era il mondo estetico il cui giogo hanno scosso i grandi artisti fiorentini del Rinascimento ? Il Warburg risponde con una formula sintetica: il naturalismo fiammingo. Alla sua indagine universale confini di territori, di nazioni, di razze non riescono alla lun,ga a sbarrare il passo. Egli sapeva che il nostro mondo occidentale era·nel Medioevo meno livellato che ora, ma percorso con altrettanta facilità, se pure con rapidità un po' minore, da movimenti spirituali. Gl'Italiani del Medioevo ultimo e del Rinascimento, e specie i mercanti fiorentini, hanno viaggiato, e le Fiandre erano nel secolo XV in certo senso meno lontane dall'Italia e da Firenze che oggi. I rappre– sentanti delle grandi case commerciali fiorentine, i quali divengono poi i capistipite del nostro patriziato ch'è appunto mercantile, si fanno ritrat– tare nelle Fiandre dai grandi artisti di lassù ; i Medici decorano f loro palazzi di(< tele fiandresche »; in pitture di qua figura gente vestita ((alla franzese ». Ma -le osservazioni iconografiche e stilistiche servono anche 1) WARBURG, Heiànisch-antike Weissagung in Wort unà Bild :m Luthers Zeiten, Heidelberg, 19W. BibliotecaGmo Bianco
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