Pègaso - anno II - n. 4 - aprile 1930

Ricordo di A.by Warburg 489 studi, maturatosi sotto il cielo di Amburgo, egli offerse a un'assemblea radunatasi in Italia, a un'assemblea internazionale ma nella quale gl'Italiani, crederei, prevalevano, al congresso internazionale per la storia dell'arte, tenuto a Roma nel '912 1 ). L'astrologia aveva dominato durante H tardo impero incontrastata: la nostra settimana cristiana battezza i suoi giorni dalle divinità plane– tarie, dai « signori d~l tempo», che ~condo l'astrologia decidono dei destini degli uomini; ma già un poeta dell'èra augustea, Tibullo, co– nosce la potenza del giorno sacro a Saturno, il sabato. Il cristianesimo ha poi saputo compiere anche questo miracolo, di uccidere l'astrologia: al principio del Medioevo essa qui in Occidente non è più una forza viva. Torna a essere nel XIII secolo, proprio nell'età che nella nostra Italia segna una rinascita. Essa era fuggita dinanzi alla Chiesa, rico- . verandosi nell'Oriente islamitico. Dall'Islam si riaffaccia nell'VIII se– colo a Bisanzio già orientalizzato; nel XIV ritorna anche nei paesi di antica cultura latina dall'estremo lembo occidentale- dflla Spagna, che fu nel Medioevo araba. Un manuale di pratiche magiche, compilato nella cerchia di un re di Castiglia sospetto di « paganesimo », Alfonso « el ,Sabio », morto nel 1284, rende testim.9nianza di una concezione della natura, che oppone l'uomo quale piccolo mondo, microcosmo, al grande mondo, al macrocosmo ; di una concezione che consente all'uomo di credersi capace grazie a talismani, a immagini delle potenze cosmi– che, di costringer le cose a piegarsi al proprio volere : basta che Ja materia del talismano e il giorno e l'ora della sua fabbricazione corri– spondano alla natura del dio ch'esso riproduce. Gli dèi principali sono, ancora una volta le divinità planetarie. Il titolo del manuale che il Warburg scoperse, Picatrix, ci conserva il nome di un savio ionico leg– gendario che fu originariamente un medico esistito davvero, uno di cui abbiamo forse, tra la folla di scritti falsamente attribuitigli, anche qual– che breve opera autentica, Ippocrate. Greco l'autore presunto; la con– cezione storico-religiosa presupposta, non più greca antica ma ellenistico– orientale, derivata in ultima analisi dalle religioni astrali dell'Asia Anteriore, di Babilonia, penetrate nel bacino del Mediterraneo in quel periodo nel quale il mondo orientale si vendica della conquista di Ales– sandro, riversando sull'ellenismo la propria cultura o pseudocultura, . dal II secolo a. C. in poi. Le descrizioni .dei talismani contenute nel Picatrix ci riportano a opere grandi di plastica antica, al Giove di Olimpia, per esempio, e a un famoso gruppo di Marte e Venere, ma anche a tipi di dèi mescolati di ferino, schiettamente orientali. Una preghiera a Saturno s'accorda in un modo che non può esser casuale con preghiere di astrologi greci con– servate in manoscritti bizantini. Arte e religione greca ritornano in Occidente riorientalizzate attraverso l'ellenismo e l'Islam. ·L'astrologia rinnovata si •è dalla Spagna diffusa per 'tutta Europa: seguace suo ardente fu R~ggero Bacone; qui da noi Cecco d'Ascoli ha 1) Italienische Kun.st unà internationale Astrologie im Palazzo Schifanoia zu Ferrara, in Atti àel X Oon,gressolnte,..,,,azionale per la storia dell'arte, Roma, 1922. BibliotecaGino Bianco

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