Pègaso - anno II - n. 4 - aprile 1930
Ricordo di A by Warburg avevano, come vedremo più innanzi, turbato il suo spirito, fino a que– st'ultimo autunno, che doveva suggellare con l'euthanasia una vita che, per ragioni non contingenti ma essenziali, non fu sempre felice. E a Firenze soprattutto, mentre contemplava arte fiorentina e tentava raf-. figurarsi alla fantasia l'animo dei Fiorentini del Rinascimento, l'anima del nostro Rinascimento, gli si affacciò per la prima volta il problema che doveva rimanere fondamentale per lui in tutta la sua attività di quarant'anni. Firenze fu uno dei poli della sua vita scientifica, che n'ebbe per vero più di due. I. Fin da ragazzo Aby Warburg 1 ) ha sdegnato le strade comode: il figliolo di una ricca famigli~ di banchieri israeliti di Amburgo (ma nelle sue vene scorreva anche il sangue di un'ebrea italiana, una Del Banco virtuosa di canto, passata nel secolo XVIII da Modena ad Amburgo, e a lui questo non dispiaceva) era stato avviato a quegli studi medi che sono i più consueti e i più comodi per i ragazzi di quella classe sociale, al « ginnasio reale», il prototipo del nostro liceo scientifico, cioè senza greco; il greco se l',è dovuto conquistare da sé quand'era già alle porte dell'università: l'indagine alla quale egli consacrò la vita, ha uno dei suoi sbocchi nella cultura ellenistica. Studiò a Bonn, Monaco, Berlino, studiò e si -addottorò a Strasburgo <!onuna dissertazione sulla Nascita di Venere e la Prirnavera di Sandro Botticelli; ma aveva già passn-to uno degli anni universitari qui in Firenze lontano dalle università tedesche, lavorando sotto la guida di A. Schmarsow. E a Firenze tornò ben presto dopo la laurea; a Firenze, in italiano e in una strenna festiva del nostro Istituto musicale 2 ), egli pubblicò il lavoro che cronologicamente segue immediatamente la laurea; a Firenze egli aiutò lo Schmarsow a fondare l'istituto tedesco di storia dell'arte, che ora è istituzione statale, possiede una biblioteca mirabile e mirabilmente liberale, ed è uno dei centri internazionali più operosi per lo studio della nostra arte. Di qu_inel '95 mosse per un lungo viaggio che lo portò sino tra le Pelli Rosse del Pueblo. A Firenze ritornò, sposo di fresco, nell'ottobre d~l '97 e vi rimase fino al '901. Firenze e gl'Indiani dell'America del Nord: uno studioso d'arte fiorentina che s'interessa per l'etnografia di tribù primitive. Più sopra abbiamo nominato la cultura greca, ellenistica. Quale la sintesi di tali contrasti ? A trovarla giova aggiungere ancora i nomi di due città te– <lesche, Bonn e Basilea: Bonn dove il Warburg udì le lezioni dello sto– rico dell'arte Justi, ma anche del grande filologo Hermann Usener; Ba– silea dove hanno insegnato e scritto il Burckhardt e il Nietzsche. l) Nato nel '66, morto improvvisamente ad Amburgo il 26 ottobre 1929. 2) I costumi teatrali per gU, intermezzi del 1589, in Atti dell'Accademia del R. Istituto Musicale di Firenze, 1895, p. 103 sgg. BibliotecaGino Bianco
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy