Pègaso - anno II - n. 4 - aprile 1930
47i! U.. Ojetti è che quei tre organi non bastano a comporlo tutto. Giacomo Leopardi doveva su per giù pesare quanto voi; eppure a leggerlo si sente che il cuore gli occupava almeno tal)-tO volume quanto il cervello. . Non v'amo ineno per questo, perché oggi mi siete più utile così; perché voi ed io s'ha la stessa età e a leggere, mettiamo, in Leopardi che « quando l'uomo concepisce amore tutto il mondo si dilegua dagli <>echisuoi», ci sembra purtroppo che il poeta esageri; e perché, infine, certe pene e spasimi preferiamo vederli tradotti e sublimati, cioè pu– rificati, in poesia e, se mancano adesso i poeti invasati d'amore, ab– biamo sempre a portata di mano gli antichi, ottimi e attuali, visto che l'intelligenza, sì, si rinnova ma la passione si ripete. Ogni scrittore insomma è sé stesso, più i suoi lettori. E nella tenace e anche dogma– tica difesa che voi fate dell'intelligenza i lettori aggiungono di loro. la contentezza di trovare un simile alleato nel combattere o almeno cor-· :reggere talune mode adesso assordanti: mode di nudità, d'impudenza, di puerilità, d'ignoranza e d'improvvisazione che si presentano sotto l'allettevole nome di novità, originalità, sensibilità e perfino, che è la meraviglia più grande, classicità. Passate queste niode, la vostra esal– tazione dell'intelligenza sulle altre facoltà del poeta e dello scrittore, passerà dallà. luce n~ll'ombra? Forse fuori di Francia; ma l'intelligenza lucida, critica e logica, sempre aderente all'uomo sociale e morale, le dé– .mon de la lucidité, le génie de l'analyse, sono sempre stati da Montaigne a Voltaire, da Diderot a France, da Montesquieu a voi, la tipica qualità della letteratura davvero francese, e chi come voi l'ha difesa a viso .aperto ha in Francia l'immortalità assicurata. Tanto impavido e leale siete in questa difesa che, se non sbaglio, -non date mai di mano alla pesante parola Tradizione per gittarla dall'alto della vostra fortezza sugli avversari: tanto vedete in quella parola una miscela impura ri– .spetto all'acciaio dell'intelligenza o, come oggi si dice, un conglome– rato che finirebbe per l'aria disfatto in polvere prima di toccare i nemici. Della stessa parola Classico date una stretta definizione che non po– trebbe essere più francese, e che, ad esempio, sembra includere Orazio ced escludere Virgilio : « Classico è lo scrittore che porta dentro sé un -critico e l'associa intimamente ai suoi lavori.>> Non aveva detto Mal- . larmé: · La sueur survit à la rosée ? Nemici, avversari? Finisco a dare un'idea sbagliata di questi vostri libri. Non sono infatti, a prìma. vista., libri_ polemici; né vi s'incontra il nome d'uno scrittore vivente. Voi osservate confrontate spiegate con- · -eludete, e ricominciate. Dietro le idee-sono le persone ? Peggio per loro : ;potevano per vestirsi scegliere un'altra idea. « Le nouveau est par défi.ni– tion la partie périssable des choses. Le danger du nouveau est qu'i l cesse .automatiquement de l'è,.tre et qu'il le cesse en pure perte. Gomme la jeunesse et la vie. Essayer de s'opposer à oette perte c'est dono agir .contre le nouveau.,, « Le nouveau ·n'a d'attraits irrésistibies que pour les esprits qui .demandent au simple ohangement leur emcitation ma– mima. » « Après tout, il doit etre assez agréable de se donner à soi-meme, et de donner aum gens, par le seul fait de se déboutonner, la sensation BibliotecaGino Bianco
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