Pègaso - anno II - n. 4 - aprile 1930

Cinquemila lire 471 Ancora nell'impeto di quella perfidia ohe la teneva attanagliata aJl terrore del sogino, l' Amgiolina alzò il capo dalle ginocchia. Gli uo.mÌ.llligua~davano la ]'osca. Nel dormire, la Fosca si era scoperta le gambe sin sopra ·alle ginocchia, dove appariva un cerchio di carne morata. Negli occhi dei due uomini nuotava la stessa sorda ooncupiscenza; parevamo so.spesi al :fiiodi quelli sguardi. La Fosca oo.milll.ciò a muover,si, come se Ili sentisse e le dassero 1I1oia ; si passò la mano .su,gli•occhi, ,alzò fil busto, e li vid'e. Si tirò su le calze, lenta– mente, come ,se si lisciasse le gambe; e buttò giù la sottana oon un gesto spregio so. E si voltò verso Il'Alllgiolina. L' Angioli,na si era afaata in ,piedi. La sua magrezza di malata la faceva più aJlta. Aveva un a:ffan1I10 nell'animo, come qua/Ildo noo poteva respirare; ma a poco a poco, se 1I1esentiva disgiungere e sollevare al dlisopra, oome se Ulll•a cappa di piombo scivolasse dalle sue .spalile; si sentiva più leggera, più agile. Non era più la oreatum che .si adattava a tutte le miserie, tutti i giormi. Li eramo riu,niti, come pareva che fosse per tutta la vita, loro quattro che il destino aveva legato insieme per farsi tutto il maJle che tpotevauo : gli uomini attaccati a quella carne, come a una lebbra che nOIIl riuscivamo a strapparsi d'addosso; e quella donna, li davwnti, ancora riversa, con g1liocchi pieni di disprezzo. E l' An– giolÌ.llla si mosse verso la Fosca. La F,osca si voltò di scatto, ma, appena posò lo sgururdo sul viso dell'Angiolina, si ratterune. Che vedeva Ì.lllquel viso ? Perché si senti va ,spinta verso di lei ? Fu l'Angiolina a fermarsi, allora. Gli uomini stavamo a guardare. La Fosca non distaccava gli occhi da quel viso serio: che stava per cadere su di lei da quelle labbra chiuse? E nOIIl poteva pensare a .scappare. Ma almeno farsi capire, e spiegarle, spiegarsi ; che l'Angiolina sapesse, capisse. Era come se si sentissero entrare l'una nell'altra, e l'U!Ila pene– trare dallo spirito dell'altra. Si sentiva{Ilo cambiare, e che dopo dovessero essere differenti per tutta ila vita. L' An,giolÌ.lllafece un passo avanti e la Fosca a,coorse verso di lei. Ma la mano dell' Amgiolina lasciò cadere la falce, le braccia caddero distese lu{Ilgoi :fianchi, e il ,suo corpo si ripiegò tutto sulla Fosca. (Continua) DELFINO Cn,'IELLI. BibliotecaGino Bianco

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