Pègaso - anno II - n. 3 - marzo 1930
Il Manzoni illustratore dei << Promessi Sposi» 325 voltò iindieiro vel'lso Pe:ripetuia, ,mi s e il d i t o s ,u 11 a, hoc e a , disse, COlll tono lento e ;solenne : - per amor del cielo ! - e di– spal'Ve >> 1 ) : è la sintesi e l,a mricwtura di tutta la soorm, COll1 Per– petua. La, scaltrezza con la quale il Ma,nz,oni alcune volte con i temi propos:ti per le vignette rinforza il testo e 111e mette in luoo più evi– doote 1o spirito o iii.,sale. Alla chiUJsa dell'mtimaziollle dei ,bravi : « Sig111or curaito, l'illustriissimo 'signor don Rodrigo 111-ostro paidrone la riverisce ooramente >> il Manz,oni aveva soggiu111to: « Questo nome fu, nella mente di don Abbo111dio,come, 111el forte d'un temporale notturno, un lrumpo che illl1'illÌ111a mOIIIl.entameamente e in oonfuso gli oggetti, e Mcresce il terrore». Fra l'uno e l'aJltro periodo egli fu inserire il :riitil'rutibo di dlon Rodr:i!go 2 ), oome sie le parolle di quel bravo ,si traducessero istantaneamente nella fantasia di don Abbo111; dio nell'immagi111e vivoote del formidabile signore: peccato che il disegmo del Gonilll sia iinsignificainte ! Dopo il tentrutivo de[ matri– mo111io ,per sorpTesa, To111io orca inva1110di far tacere q1Uellosci– muni,to di suo fratello: « QuruntUIIlque Tonio .... ,gli oomamdrusse, e o ' p u g 111 i s u 1 vi so , di 111001 -dir nulla a nessuno » : e il Mrui- zorrui fa scattare in pien,a luce il oomico gruppetto che potrebbe .sfuggire aJ. letito!J'efre1Jtoloso, presCIJ'iven,do'IID'irndsione 3 ). Ma le inteil.lig,enti cure del -Manzoni ottennero mediocri risuMati. L'edizi01J1e illustrata ha un interesse grande perché sappiamo che fu diretta da lui e ora abbiamo il modo di vedere con quali criteri egli l'a disegnò: m,a chi la ,sfogli senza corn-oscere il manoSCTitto che .abbiamo studiato, ne ricava um'impressione modesta. Sembra che si possa ,dire che il Gonin non .aveva né la forza oomica, 111é là po– tenza ,sentimentale, né la penetrazio111e psicologica necessarie per interpretare uno ,scrittore oome 'ÙlMainz,oni. Le sue figure sono quasi tutte fredde, e la loro espiressione è schematica in confro111to00111 ·il testo ,del romanz,o. Egli oonserv,a molto fedelmente i· partioolari materiali delle pagine mainzonia,ne, ,ma no111 ne co111servaquasi mai lo ,spirito : rip:r,oduce il pavi>mento, « dove il r.aggio della luna, en– trando da µn,a, finestra aJlta, diseginava un quadrato di luoe pallida, tagliata a scaochi dalle grosse inferriia.-te, e :ùntagliata più mi111uta– mente d·ai picooli COIIlllpi3lrtÌIInlenti delle vetriate» 4 ), ma riduce l'espressione dell'Innominato :immerso nella profonda medlimz.ione che lo tiene :ùnchio.dirutoon lo sgua:r,do su ,quel disegno ll11IliÌfiloso, alla -ooncentrazione d'un buo111diavolo che abbia u111 p:r,oblema difficile da risolvere. Qu,a,si sempre i personaggi del Gonin esprimono i loro 1) Vignetta 17, foglio 2; cfr. l'illlliltTazione a p. 30. 2) Vignetta 12, foglio 2; cfr. l'iUustrazione a I>- 19. 3) Vignetta 123, foglio 14; cfr. l'illustrazione a p. 222. ,4) Illustrazione a p. 396. BibliotecaGino Bianco
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