Pègaso - anno II - n. 3 - marzo 1930

384 G. DE PoUR'.l'ALÈS, Nietzsche en ltalie più lunga tappa è Torino (1888-89), la« città favorevole ai piaceri» della pallida musa gozzaniana; per Nietzsche, la città più propizia allo spirito per il senso dell'ordine che vi spira. « Eccomi nella mia buona città di Torino, - scriveva alla sorella, - in questa città che Gobineau amò tp,nto; essa forse assomiglia ad entrambi». (In realtà, Gobineau non ebbe motivo d'amarla; ma vi fu fermato per sempre, durante una sosta fra un treno e l'altro, dalla morte improvvisa nell'autunno del 1882). Nietzsche è a Torino interamente felice, mentre nell'ombra il destino gli prepara l'agguato di cui già s'avvertono i primi sintomi; e medita, la– vora, scrive; scrive Il caso Wagner, acerba requisitoria contro il suo idolo d'un tempo, il bando secondo il quale bisogna rendere mediterranea la musica; scrive l'Ecce Homo; scrive Nietzsche contro Wagner, e l'Anti– cristo, prima parte del saggio 'd'una trasmutazione di tutti i valori; e cai:itoli della Volontà di dominio e del Crepuscolo degli idoli. ,Sono gli ultimi giorni di lucidità: il buio scende sulla sua mente e la dissolve. È l'epilogo, che risalta in tutta la sua tragica violenza nell'ultimo capitolo, mirabilmente scarnito, della biografia di Nietzsche scritta vent'anni fa da Daniel Halévy. Pourtalès ne ha ripreso gli ele, menti e li ha fusi in pagine profondamente commoventi. Federico Nietzsche sopravvisse ancora dieci anni, ma non riacquistò più la ragione. « La celebrità ch'egli non aveva conosciuto, venne a cin– gere la fronte dolce e pensosa del geniale incosciente JJ, scrive il Pour– talès. I riconoscimenti, infatti, eran cominciati da poco : e avevano ac– comunato insieme Taine e Brandès. Il critico nordico, dedicando pochi mesi dopo la tragedia torinese un lungo saggio alla filosofia di Nietzsche (si può leggerlo nel volume di Essais choisis di Georges Brandès edito dal « Mercure de F'rance J)), avvertiva : « .Sopravvenne allora alla fine del 1888, forse a causa del troppo lavoro, una crisi di male violenta dalla quale Nietzsche non s'è ancora rimesso», e concludeva: « L'assenza d'ogni approvazione straniera non aveva fatto che acuire il suo orgoo-lio · i primi segni di consenso, quando giunsero, ebbero per effetto di so,;rec~ citare ancora questo orgoglio che _invase tutto, oscurando questo spirito raro e superiore)). « La gioventù europea, - conclude a sua volta il Pourtalès, - riconosceva finalmente uno de' suoi maestri in quell'in– fermo s!es? su una poltrona, morto ormai a ogni intelligenza, fulminato da un dio implacabile quanto lui)). Ecce Homo. I .fondazione Alfred Lewin Biblioteca Gino Bianco Librodonato atta Biblioteca Gino Bianco LORENZO GIGLI. d ~:==11~~===~============= a.~.,~.,.,,:~;~;~~~~S~~::__:~~~D~i:·r_:et~t~o~re~1~·e~s1~1o~n~s~a~b~-il~e'.__ ______ _ in data ....... ,~·:::··,:!:• ''.:,;•·f..:S,!,. ~61!:~~P;;.,-;:;rn;;,::r;.: ..~; :;., ;.~ •• .::.P...:.A:..:N.:..:C::R::A:::::.Z::I::,_.'.:'.S:':'.:eg~r'....'.e'..". _____ _ TIPOl:l:kAFU. li!NRICO JsRIANI • VIA B. GALLO, 33 - FIRKN2':U: Biblioteca Gino Bianco

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