Pègaso - anno II - n. 3 - marzo 1930

Lettera a Sir William Mulock ottuagenario 355 di Dio; e per questo ci consolano. Un solo vantaggio ella segna sui gio– vani : il tesoro delle memorie . ..... Hoo est vivere bis~ vita posse priore frui : vantaggio naturale che gli anni recano a tutti, sebbene pochi sappiano centellinarsi nelle ore di riposo questo corroborante liquore dei ricordi, tra dolce e amaro. Memoria, ella dice: non dice esperienza. Lai memoria per lei è poesia: e invece l'esperienza è un codice con secche norme per ciascun caso, e chi se ne gloria, ha il sussiego d'un giudice, tanto più sostenuto quanto più teme di scivolar nell'errore. L'esperienza è per gli nomini quello che la storia è pei popoli : può dare più conforto che con– siglio, più orgoglio che guida, tanto mutano d'attimo in attimo le vi– cende della vita, e a forzarle in schemi gli schemi scoppiano. Conosco giovani che con poca esperienza di fatti veduti 'e patiti sanno essere guardinghi nelle parole, lenti nel promettere, abili nel negoziare, se– greti nei guadagni, diffidenti anche in amore; e conosco vecchi che con una vita tre volte più lunga sono incontinenti nel parlare, avventati nell'agire, fatui nel giudicare sé e gli altri, e dalla scintilla d'uno sguardo di donna arsi come paglia, con tanto fumo da far fuggire pel fa- stidio gli amici più fidati. , La forza di loro Inglesi è d'essere logici, ma senza un sistema: lo– gici, voglio dire, volta per volta, azione per azione. Questo oggi è lo scopo : quale è la via più certa e, possibilmente, più rapida per raggiun– gerlo ? Utile studio, quello dei «precedenti»; ma se alla prova sembrano dannosi, l'Inglese subito li abbandona e muta strada. L'importante è - raggiungere il fine che s'è proposto. Per questo egli ha fama d'essere egoista. Ma lo stesso egoismo è un sistema: e gl'Inglesi sono capaci anche d'altruismo quando vedono che l'altruismo è in quel punto il par– tito opportuno. Se poi in quella svolta s'imbattono ìn taluno che li im– paccia, è inutile che questi si raccomandi al loro altruismo. Cinici? No, perché il giudizio morale su questa condotta si può dare solo dopo aver conosciuto e giudicato lo scopo che quel tale s'è fissato; e anche i giu– dizi morali obbediscono alle leggi della prospettiva, mutano cioè secondo il punto di vista. Dopo tanti anni che osservo uomini e, per quel poco che posso,· me stesso, confesso che preferisco accompagnarmi agli uomini come lei d'azione, piuttosto che agli appassionati o ai teorici. Intendo per com– pagni od amici quelli che possono aiutarmi con l'esempio e col consiglio ad essere, alla meglio, felice. L'uomo di passione può anche essere un poeta, ma più che i poeti prediligo i libri loro,, da leggere nell'ora in cui mi consolino o mi distraggano da me stesso e dagli affanni miei. Nella dimestichezza invece i poeti mi stancano: pretendono tutto, dànno niente, e a me mancano la pazienza, la destrezza e la pietà dell'infer– miere. Idem, per gli uomini di teoria: meglio è studiare questa nei loro scritti che dalla loro viva voce, sia per la domenicana mania ch'essi hanno di spartire il mondo in due, i fedeli e gli eretici, i discepoli e i nemici, sia per la tristezza di vederli ogni tanto, all'urto della vita, di– menarsi e contraddirsi. La teoria è per essi una corazza, decorata di BibliotecaGino Bianco

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