Pègaso - anno II - n. 2 - febbraio 1930

Il signor Muzzi 179 Il rumore dell,a, ghiaia schizzata dall'·automobile lo. richiamò alla realtà. Digià di ritorno le donine? Di·già mezzamotte passata? ... No: sonava allora dalla torre di Palaz,zo Vecchio: u,no scandire a alta voce il tempo fluente, il far.si sonoro del ritmo con cui batte il cuor della vita. E Stefano Muzzi per la prima volta ebbe u111 lampo dì che cosa foss,e il tempo e l'etemo. Si meravigHaron le do1I1111e di vederlo in casa alzato. Di solito, quand'esse, dopo cena, se n'an.davano per conto lor•o, egli o andava a letto o al C8Jsi1110 Borghesi : e allora faceva mattina. - Non ti sei sentito bene? - gli dom01Ildò la moglie quando egli andò loro incontro. , - Così. ... E voi vi siete divertite ? - Pu1I1to. Era -qna cosa i[lsipida. E poi runche le toilettes sta- .sera, della Bol'boni.... già la commedia non le diava modo.... _:_ E le :figliole dèttero sfogo al loro scontento. Il bacio prima d'andare a letto tra babbo e :figHole era la sola oosa ·ancora in uso di quelle dei tempi che furono. Esse p,orgevan la fro111te ; poi, riailzando distrattamente il capo, gettavano, oolil un chioc,care appena ,dei labbri, il b3JCiodove andava a111dava.Codesta sera "pa,pà" p,er baciarle prese a ciascuna 1-atestolina ltscia IIlelle mani, e esse ,31vvertirono una ipressiolile qua,si apprussio[lata delle sue labbra, 01nde poi, rialzando il capo, lo guardarono UIIlpo' meravi– gliate, ,seguita[ldo, anche mentre sui loro labbri il bacio chioccava distratto, a :fissarlo negli ,occhi; ma gli oochi guardavano altrove; UJI1 po: rossi, oome di chi à p-ianto. Nolil dissero nulla: soltanto quando furono ci8Jscuna in camera sua, al momento d'entrar ,nel letto, Mary davanti al ritratto di Greta, e Gaby davanti all'immagine di Va1enti1Ilo, rimasero per un momento sopra .pensiero: «Che aveva stasera papà? Aveva qualcosa)). Ma poi ripigliarono il corso delile fa111tasticherie avven- turoso~sentimentali. - Stefano ,era entratQ dietro _ la moglie nella camera di lei. Da molto .tempo dormivano in camere separate. - Che è questa novità ? Egli non rispose. Si avvicinò alla moglie, la strinse imp,rovvi– s•amente a sé, non ostante che ella facesse resistenza; e tenendole il viso 001I1trouna sua spalla premé la sua boooa sopra 11abocca di lei. Ella, soffocata, oercava di liberarsi; allà fine, Stefano st3JCcò la booca e sollevò il capo, ma tenendo ,sempre la moglie stretta a sé, guardandol-a, viso su viso, in modo che ella ebbe paura : - Lasciami ! Sei ,pazzo : lasdrumi ! E poiché egli non allentava la presa e la guardava ancora, viso su viso, oon quel suo sgua,rdo che le fac:eva paura: - Se non mi lasci, urlo : bada : urlo.... Mè.... BibliÒtecaGino Bianco

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