Pègaso - anno II - n. 2 - febbraio 1930
174 B. Cicognani noo c'era in Mary e in Gaby. E em codesta la ragione per cui, quando mamma e :figliole erano insieme, quella sembrava più gio– vam.e,quasi, di queste e più "Ìll1teressante ". La vita che " dolll[la Irene" e le figlie faicevano era una vita piena: non riman,eva loro un minuto di tempo per poosare: pen– sare a che ? Appena per scorrere qualche romanzo di quelli in voga, tanto per non s:fio·urare in uina eonversazione. E c'eram.o infatti, sui tavolini, in salotto, rilegati oon le rilegature di moda, via via i libri che avevano fatto scalpore in quel loro moodo. D'inverno : visite, ricevimenti, dancing, tea-room, cinema, teatro; di 'prima– vera e d'autUJilno: viaggi a Roma, a Venezia, a Milalllo; d'estate-: i.tr1 montj;l,ginae al mare nei luoghi dove si ,poteva far la gram vita. Perché questa era la preoccupazione fissa, costante : la gran vita. Ora, a,nche so,Itrunto per stare e per moversi in codesta atmo– sfera, come, alla nn de' conti, dovevano contentausi loro, oooorrooo, ai giorni cl',oggi, di grrun rendite. E ,quel che le signore Muzj spen– dessero, che oosa costava al siginor Muzzi il tòno di vita delle suf' dionne, lo sapeva lui: esse noo se ne curavano: vivevrun-0come esi– geva la loro condizione, il lor,o ,stato : quanto poi costasse il viver così era cosa che riguar,da:va chi aveva la responsabilità e s'era as– sunto il carico della famiglia. Fin da (]Uaindola allora ventiduenne sigmorina Irene aveva ac– coodisceso a pig~lfar per marito quella specie, come lo chiamavano tra loro ragazze, d'elefante bolso - quel giovanottone di quasi tren– tacinque anilli, t1n po' calvo di già, con la pancia e il doppio mento di già - ella aveva detto di sì non per lui : per il suo patrimonio : un patrimonio vistoso costituito in minima parte da immobili, in massima d:a cointeressenze e titoli industriaH, e che egli ammini– strava da sé. Lei, di dote, non aveva che un persooalino fatto a pen– nello, una bella faccina con de' magmi:ficicapelli neri, UJilagran vo– glia d[ :figurar,e e di divertirsi e l'abitudine a non g·uardar mai a quanto spendeva. Perché, in casa sua, si spendeva e spandeva sooza che ci fosse un soldo da parte. Suo padre, ch'era commerciante, tanti ne guadagnava tam.ti ne macinava: « L'economia è la paralisi del commercio>>. E ,a Stefan o .Muzzi,era piaciut,a così e l'avev,a spo– sata sapendo benissimo che ella lo sposava per interesse; ma sic– come egli la amava a quel modo quieto ma definitivo e quasi direi orgam.ico col quale, quam.do amano, amano le costituzioni oome la sua, l'aveva ,sposat a oon la sp eranza che ella poi •si sarebbe adagiata nell'amore di lui, ,accettandolo anche se non l'avrebbe mai corri– sposto: ché egli non poteva pretoodere twnto. E infatti, essendo egli riuscito :intellri.gentemem.te a, evitare i pr1mi irrimediabili disgusti, Irene s' era a modo suo a: ffezionwta a questo pacifico essere che ella considera.va come un f,3Jllciullone, con BibliotecaGino Bianco
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