Pègaso - anno II - n. 2 - febbraio 1930

La prima poesia del Leopardi Ma nella vista ancor l'era il baleno ardendo si, che alfin dallo ,spavento fermò l'andare e il cor le venne meno.' E si rivolse indietro. 161 Nei versi ultimi la .sc hiettezza de lla parola e la forza della rappresentazione so111 certo raggium.te . E in quel momento si spense il lampo, e tornò buio l'etra, ed acchetoosi il tuono, e stette il vento. T.aceva il tutto, ed ella era di pietra. Era di p'ietra. - Impietrita dunque 111elmomento in cui s'era volta indietro; ferma per :Sempre a guardare 1110n verso l'amorosa meta cui tendeva, anzi verso la tranquilla p,arte ond'era mossa. Tale (I.a, poesia. Frarmmento perché ? N-0111 lo saprebbe chi non lo sapesse: all'autore venne chiamato 111aturalmente cosi, memore oom'era della cantica de' suoi, diciott'anni Appressamento della morte.· Donna vera -0 comunque allegorica che in quell'ella s' in– tenda, la poesia sta da sé e intera. Non amo, ove 1110n sia una particolare ragione, entrare 111eille cose dei grandi poeti, e distinguere e suddi:Stinguere : questo va, questo no; qui è poesia, qui è letteratura. Quante volte i poeti po– trebbero dire ai critici come Benvenuto Oellini a quel messere che l'impediva da u111'operae diceva di non la intendere : << lasciatela dunque fare a me che la intendo>)! Ma qui non pare luogo a dis– sensi: il canto, evidentemente non dei maggiori e immortali, pur si svolge legando a sé l'attenzione sino aJlla fine ch'è l'ingegnoso improvviso troncamento del canto primitiv-0. Non mruncruno, pur · dopo la potatura, rid-0ndaJI1ze; 111é tra i versi belli i oomuni, di quelli, si, direbbe, che tutti fallino e che n-0n sarebbe male se nes– su1110 facesse. Quamto al rimettere a nuovo l'opera prop,ria, nolll per emen– darla ma per darle altro aspetto e altro senso, possono, si, appa– rire m-0menti inferiori quelli in cui l'artista fa tesoro di cose sue meno felici; ma chi gliene ,può c-01I1tendere il diritto ? chi escludere che 1I1ellaripresa l'ispirazione .si riaccooda e anche possa riaccen– dersi più limpida e alta? Risalerndo pr-0prio a quell'am.n-01816, che il diciottenne recaJnatese credeva sentir vicina la morte e cantava a m-Oll'to ra se stesso, un altro glorioso figlio ,della regione, Ulll ven– tiquattrenne pesarese, esuberante esso di vita e di vena, creava rnn'-0pera d'inesauribile festività, e v'i111trecciava (la cosa è forse più usitata tra i musicisti) fr-ondi ravvivate e rigogliose di musiche ,precedenti. · · Del resto, ra :spiegare sempre meglio Ira ripresa dei motivi i111iziali della ca111tica, .sta il fatto che certe imp,ressi0111i si ripetevano, certe 11-noaso. BibliotecaGino Bianco

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