Pègaso - anno II - n. 2 - febbraio 1930
150 F. Flora - cc ll Fanfulla della Domenica » Il De Zerbi volle chiudere la po~emica oon Uillafranca dichiara-.' zione che fa sorridere ma gli t,oma ad onore : Nell'incidente storico, nato da una mia frase detta per fare ii chiasso e c1.e poi V(\lli sostenere per puntiglio, ha ragione il Carducci. Disgraziafamente egì1 :10n ha saputo sostenere la sua tesi. Nell'altra parte de11a disputa, la più seria, il ,giudizio cioè sul mondo romano, il Carducci era tanto su falsa via ch'egli stesso, avve– dutosene, ha dovuto battere in ritirata e cedere il campo. Rimap.e la questione sul carattere morale della poesia Tibulliana. E in questa il giudice del campo, se imparziale, dovrebbe dar torto. a tutti e due i combattenti. La polemica fu raccolta in un volumetto: «Tibullo)), Polemica fra Giosuè Carducci e Rocco De Zerbi, Milano, Treves, 1880. I Era forse la prima v,olita che il Carducci, avvezzo a menar se,m– p,re le mani, si trovava di fronte un agile polemista. Poiché ne!lle poleo:nfoheil pubblico, fanciullo e maligno (am-che,se è fatto dì stu- .,. diosi veterani), guarda più -che altro alla capacità nei contendenti di dar oolpi e ben poco alla tempera degli argomenti addotti, fatto il debito oooito del1la sproporzione tra un uomo carico di fama e un giornalista di f.egato che gli ,si contra,pponeva, molte sirrnpatie dei lettori furono pel De Zerbi: ed! io ho inteso qualche studioso che a quel tempo se la spassava aspettando i gioMali con la risposta mor– dace, esprimere l'opinione che il Carducci non uscì punto vi1J1citore ' dalla polemica. Credo che il De Zerbi meriterebbe quaJlche atiten - zione : e che UJna scelta delle :sue pagine ,potrebbe esser letta co111 s:ia:n,pa tia. (Oontiwua). FRANCESCO FLORA. BibliotecaGino Bianco
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