Pègaso - anno II - n. 2 - febbraio 1930
« Il 1l'anfulla della Domenica ,, 147 Misericordia! Eran discussioni 'bene oziose; ma oggi s'è arri– vato troppo sciolti. Dopo poche settimane d'al suo primo apparire, il giornale si ri– scalda in una memora,bile p,olemfoa tra Giosuè Carducci e Rocco De Zerbi. Ed ecco oome fu. Il Fanfulla della Domenica del 7 settembre 1879 (in. 7) recava come primo artfoolo : Ad un poeta della. nu<Yvascuola : lettera di Rocco De Zerbi : Egregio amico, Poiché lo avete voluto, ho letto i vostri alcaici Christophle; e poi– ché lo volete, vi dico chiaro e tondo quel che ne penso .... E sapete perché i vostri versi mi lasciano freddo? perché l'apoteosi della lascivia che fate in essi, voi non la sentite, voi non la potete sentire; né io. Voi desinate; io desino : ma, se voi ed io volessimo far credere che l'idea del desinare ci rende poeti ed assorbe ogni nostro pensiero, tutto il mondo, che pure desina come noi, ci riderebbe sul muso. Capisco che in Tibullo, Catullo, nello stesso Orazio che sono i vostri modelli, il senso fosse cosi potente da oltrepassare il suo livello massimo ed allagare anche il cuore. Capisco che il senso in loro, salendo al cuore, potesse divenire sentimento. Ma in noi questo non accade; in noi, per la modificazione lenta progressiva, ereditaria di diciotto secoli, l'organismo è cosi modificato che l'umanità nostra si divide in due sole grandi categorie; quella in cui il cuore sale al cervello, e quella in cui al posto del cuore sta un secondo cervello. Non dico se ciò sia ben.e o male; non fo professione di morale; affermo un fatto. E il fatto è che i nostri polmoni non resistono aa soverchio carbonio sensuale, del quale - era satura Eantica aria romana. Il nostro mondo è il réve, non l'orgia. Il tumultuare dell'anima, là facoltà del sognare cresce in proporzione inversa della ricchezza di sangue, della robustezza fisica. Più è solido 'il corpo, invece, meno la tempra è nervosa, e più il senso predomina e più il senso piglia forma poetica perché diventa supremo bisogno della vita. Guardate come Silla amasse Nicopoli; leggete nella storia del Gibbon come un romano del Basso Impero avesse amato cinquanta vergini in una sola settimana. E voi pallido poetino, vorreste voi suonare quella tuba? ve ne mancherebbe il fiato: - ballare il loro cordace? badate ne uscirete bolsò : - sedervi alla loro mensa? dovrete ricorrere domani all'olio di ricino - provarvi a bere il vino delle loro anfore? cadrete lungo disteso sotto la tavola quando essi cominceranno appena a gustare la bontà del secolare Cecubo : ecc. ecc. La nostra fibra è indebolita, amico mio; e la decadenza del v}zio è una necessaria conseguenza della decadenza della fibra. La nostra c01·ruzione è la parodia della corruzione; è la fanfaronnade del vizio : nulla più. Cercate altri modelli per le vostre odi. BiblfotecaGino Bianco
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