Pègaso - anno II - n. 2 - febbraio 1930

142_· _______ F_. F_lo_ra _______ / E anch'egli iaid!oipem la parola, « senit.iimeruto >> qui, e avrebbe do vuto defilnirne ,per coerenza il significato italiano. Ma il fatto vero è poi che ullla critica scevra di fiilosofia e cioè di rigoroso pensiero è come il celebrato marito che per far di.spetto alla C01I1,sorte fece il non meno celebrato 1sacrificio di Origene. Ai nomi dtati si aggi:U1I1gano quelli di Francesco Torraca, Erne– sto Masi, Alessandro Luzio, Luigi l\foraindi, Fraincesco 'D'Ovidio, Adolfo Bartoli, Rodolfo Renier, Bonaventura Zumbini, Gaetano Trezza, G. A. Cesareo, Eug•enio Checchi ecc. : e si avrà il quadro della cultura che aniimava il F. d. D. Né il giornale ei-a insensibile allla letteratura e all'arte stra– niera. Di letterature straniere ragiooarono il Noocioni, il Chiarini, il CiJampolJ, il Martmi ,stesso che, 3!desempio, recensiva la Nana di Zola (19 ottobre 1879, IIl. 13) : Noi siamo dell'ingegno di Emilio Zola caldissimi ammiratori, e lo stimeremmo anche più se tanto non si stimasse egli stesso. E reagiva oosì aJlle mfrutuazioni di troppi zelatol'i del romanziere framcese. Il Nencioni, sopra tutti, che era artista filne e sagacissimo lettore, diede agli italiani ill gusto di grandi poeti ,strainieri, specie illlglesi; ,e il Pancrazi mi racconta che il Martmi, negli ultimi anni òlella sua vita, soleva dire: << Non è stato detto '<lJbbastanza quanto lo ,stimolo e l'esempio del Nencioni, per la ooinoscenza degli stra– nieri, abbia giovato .aJl Oarducci e a tutti noi. Voglio scrivere ancora ,sul Nenciooi, v,oglio rendergLi giustizia)). 'A disprovinciaJizzaire l'Italia di allora il Nendoni ebbe dunque la sua bella parte e il suo merito grande. Se c'è alcuno il quale ancor oggi s'illude o magari ieri si illuse di scoprire ,per gli italiani Gustavo Courbet, si disinganni e si ricordi che 11a vita dà continui di,spiaceri a,gli apostoli. Il l\fartmi (7 settem– bre 1879) recensiva ooo la solita arguta prosa un volume del ooote H. d'ldeville .su Gustavo Oourbet. E si teng,on d'occhio le pubblicazioni d'arte e le esposizioni: e si parla anche d!i musica, oome s'è visto, più da un punto di vista aneddotico, biografico, descrittivo che critico. A un oerto momento il giornale si arricchisce di oorrispondenze da Parigi che p,rima SO/Il dovute ad A. France e poi a E. Rod. Veng,on poi le notizie e curiosità, quelle che veramente riportano i volti di Adamo. O amici, chi di voi !]eggendo La vita di Gesù di Emesto Rernan ha pensato ai reumi del povero autore? Ma nel .setttmo 1rmmero del Fanfiilla della Domenica (7 settembre 1879) in UIIl articolo di Fran- BibliotecaGino Bianco

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