Pègaso - anno II - n. 2 - febbraio 1930

« ll .Fanfitlla della Domenica » 131 nella sintassi. ,Molto gli Ita1liaaii e più rapidamente e con p,iù eguale distribuzio!Ile, per la cresciuta serie dei contatti, ,attingevano agli stranieri, specie alla Francia, e ciò fillliva col generare u!Ilapiù ener– gica italianità, dist:r~uggendo il regfo111al:i,smo, nello sforzo stesso che l'Italia faceva di adeguarsi alla vita deJHe.grandi nazioni e com– porre in modi 1110n ,provilllciali ma nazi-0111ali e cioè italiani i nuovi 1:,;piritie le nuove forme. Avven!Ile anche che la Toscana in quel periodo si italianizzò, così come le altre regioni, in parte tosca!I lizmndo si, si italiam.izza– vano. I!l Manzoilli che aveva risciacquato i pam.ni in Amo e il Car– ducci antimaJI1zo111iam.o s no, vorrei dire, l'esempio di questo pro– cesso ; perché, se è vero che i lombardi o i 1I1apo1letani dovevan fare un bagno in Arno, è 0inche vero che i Tosca.in.idovevano oltrepassare il :fiorenti!nismo che per essi era dialetto, e 1I1ella classica tradizi01I1e, la ,quale sormonta le regioni, dovevan trovare l'italiaaJ.ità piena. Avvenne c osì che a gli .stampi letterari di oul,ture arretra!te (non tooche dai gram.di soli tari che l'Italia aveva pur av;uto neil periodo del .suo Ris@gimem.to) si sostituivam.o gli strumpi più ,semplici e più umwni della espressione diretta, del tono mediam.o e dimesso, spo– glio di quella circospetta solennità, con la .quale l'angusta tradi– zione regionale si difendeva. Il F. d. D. contribuì come nessu1I1a1ltro gior1nale a i!ncitare e seoondare la vita letteraria italiana, mentre essa assorbiva e fondeva gli ,spiriti delle culture regionali nella gara di assorbire e oltrepas– sare le culture straniere. E molto oontribuì, pianamente, a risolvere la questioille dellla lingua iill Italia. Questio!Ile che consisteva soltanto i111 una maggio:re esperienza della varia civiltà regionale italiana, ·dell'Italia dalle molte vite, a, co1I1tattocon le civiltà straniere : e perciò nella capacità a intendere e trasformare le parolle e i modi sintattici e immaginosi delle diverse tradizio!Ili regiolllali, col riflesso di •tutti i costumi e .spiriti del ,paese, in una più a.impia tradizione, accogliendo per legge di gusto i modi espressivi dli U!Ilapiù 1-arga comullli-Onedi Italiani. Come nascesse il F. d. D. raccollltò Ferdinando .Martini mede– si1JI1.o, nel suo volume Confessioni e Ricordi: Poco innanzi era.incominciata ed allora ferveva una di quelle inu– tili, incruente battaglie, nelle quali da secoli gl'Italiani godono e si deliziano. Veristi .e idealisti, divisi piuttosto dalla barbara diversità del nome che dalla contraddizione di tecniche ponderate, gli uni con– tro gli altri in ischiera, si scagliavano a vicenda epifonemi ed opuscoli .... Nulladimeno que' miei scatti giovarono: si cominciò a parlare di un supplemento nel quale si trattassero argomenti d'arte e di letteratura e si fini a lumeggiare il disegno, deliberando la prossima pubblica– zione del Fanfulla della Domenica. Mi offersero di dirigerlo, consentii. Biblioteca Gino Bia co

RkJQdWJsaXNoZXIy