Pègaso - anno II - n. 1 - gennaio 1930

Georges Sorel 35 che illOIIl sia possibile tener deste oontemporam.earrnoote la combat– tjvità di classe all'interno e ,quella della nazioille all'esterno, e-che ,perciò la seoond3, va infrooata (o soppressa) a vant·aggio della prima. Ora, iill ·quanto al pacifismo, sappirumo già che null1a è più alieno dall'amimo del Sorel. E in quanto al contraisto, che darebbe luogo a un rapporto i1I1versamente proporzionale, fra combattività di c1aisse e oombarotività di nazione, il Sorel non sospetta illeppure che possa esserci. Non lo so,spetta appunto perché la combattività, amzi, - per mam.tenere i suoi termini, - la violenza, è da lui colll– sideraita astratrta ,mem.te , in se medesfu:na, indipendentemente dalla causa e dallo soopo : e quindi le diverse violenze ,si fondono, non si elidoino, sul suo piruno di osservazione e di ,previsione. L'antimilitarismo ,soci1ali,stioo (e tutto il socialismo) è d'ispi– raziollle ÌIIl:dividuaJlistica. Sorel non è un ÌIIldividualista : è, anzi, un a-ntiirndividualiSJta. Non debbono ,trarre irninganillo certi spunti sulla libertà di ooscienza, la morale autornoma, lo spidto di responsa– bilità, la dlignità personale, l'energia dell'iniziativa. Sorno •spunti provocati dalla preoccupazione :morale dominante in ,Sorel, sulla quale ebbe particolarmoote ad iillsistere, parlamdo di llJUi, il Oroce. Siamo oon essi, appunto, illl una ,sfera di moralità intima, non in quella dei rapporti sociali e politici. Tamto m.eno deve ingrunillare il suo liberismo eoonomico, anche se abbastanza comune sia la oonfusfone tra liberismo e liberalismo. Se egli è cont•rario all'in– tervento dello Stato nei fatti economici, questa contrarietà deriva in lui, per una parte, dall'attribuire allo S 1 tato oo.mpiti più alti (e iunamzi agli -altri, preciisamente, la guerra); per l'alltra, ,da quella neoe.ssità morale della lotta che è la sua profonda oolllvinzione. La R1tine du monde antique, appartenen,te al Sorel ,sociaJlista, ma :non del periodo più -o.stile alla democrazia, è tutta pervasa di spirito antimdividu:alistico. Ess•a è tutta U1I1a requisitoria contro il crisrtia– nesimo e la chi,esa cattolica rei di aver distrutto, o almeno di aver consumato la dliistruzione_ dell'antica moi!.'al,ecivica, svi1uppwndo l' irndividuaUsmo. Avere emamcipato l'individuo, togliendogli il senso degl'interessi del pa,e,se: ecoo il torto llllassimo dell cristia– nesimo agli occhi del Sorel. Più generalmente, ,eg1li rimprovera qui a,l llllisticismo e all'occultismo la loro preoccupaziollle d~lla felicità, :iindivMuaJle,mentre la sciooza a.g1sce direttamente solo ,a vantag– gio della oollettiviità (pp. 153-154). L'idleale sociale dél Sorel è l'ugua,glianza dell'officina, ove ciascuno è al suo ,p01stodi servizio, e lo sviluppo tecnì,co procede « gooerale, anonimo, iuooscioote >> (pp. 236-237). Assai più tardi, quasi al termÌIIle della sua carriera 11etterari:a; lo abbiamo già inteso, 1I1e L'organisation, de la dém-o– cratie~ rimproverare alle democrazie moderne il loro individua– lismo, ed esaltaire in 001I1trapposto la rigorosa soggezione sociale e morale ,di certe tribù della Ca,bilia. 13iblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy