Pègaso - anno II - n. 1 - gennaio 1930
3-1 L. Salvatorelli Réfiexions sivr la violence, esse vengono col1ocarte l'una accam,to al- 11'altra, sullo .stesso piruno, come diue frutti ugualmente aooonci ari– tern,prare le energie : « UJI1a grande guerra con l'ester-o .... porterebbe, -senza dubbio al potere uomini aventi robusta volontà di gover- ' . nure >> (p. 86 della traduzione italiana). Se, nonostrunte questa eqm- valen~ morale, l'attenzione e il desideri-Odel Sorel si rivolgono wlla rivoluzione proletaria, cioè al .sindacalismo ed allo sciopero gene– rale, la ragione ce la dice qui egli stesso: « l'ipotesi d'una grande guerra, europea sembra poco verosimile neil momento presente>>. (Il « motIDento ,presente» delle Considerazioni, pubblicaJte nel Mouvç~ nient socialiste del primo semestre 1906, ripubblicate ih volume 111e:l 1908, è queno fra la prima crisi maroochiina e la crisi bosniaca,; ma il Sorel 1110n s'ingannava in quell'apprezzamento più di tanti altri professio111alli della politica inteooaziolllale). Poiché, dunque, le 111azioni europee erruno, agli occhi del Sorel, «abbrutite dall'uma- 111itarismo>>(p. 94), 1non dmaneva, ,a rinvigorirle, che la seoonda alternativa: la vioh~nza proletaria. Ma l'aintimilitari,smo, •anzi l'a111tipatriottismo, tipo Hel"Vé(l'Hervé prima mam.iera, s'intteinde), di cui il Sorel, proprio nelle Conside– razioni, prende la difesa? Non manda esso all'aria, irresistibil– mwte, l'equivaJlenza morale che 111oi abbiamo cred'uto ritrova,re nella sua coscienza fra la guerra, fatto .militare e paitriOlttico per eccel– lenza, e la rivoluzione i-ociale e proleta,ria ? La lista degli « anti- >>nel pensiero pole.mico del Sorel (e itutto il suo pensiero è polemico) è !lunga all'infinito: se ciascuno di essi vien preso a ,tutte lettere, e se tutti iinsieme si collocano sulllo ,stesso piruno, allora davvero non .se ne capisoe più nulla. Le opere del So– rel .sOIIlo davvero 1a fitta boi-caglia vivacemente rappresentata dal La Ferla neilla sua Introditzione. Per -non 1s.marrir,si,uno dei .segreti principali è di osservare che taluni ,sentieri proseguono al di là deil cartello iindicaitore, mentre altri si arrestano prima. Vogliamo dire che certe amtipatie del Sorel portano più a fondo di quel che egli non dica, e forse non si renda 00111to; altre, invee-e, s01110 assai meno assolute di quel che i termini 11ascinosupporre. Il Sorel ha ben potuto, in quel suo valllgelo rivoluzionario, prender le difese del- 1' herveismo e abbozzairne la teoria, dicem.doche il sindacalismo è, e deve essere, ·antimilitaristico e antipatriotJtioo, perché militarismo e paJtriottismo ,sono pullltelli fondamenta~i deltlo Stato, che il sin– da,calismo si .pr-op0111e appunto di abbatterè. Eo·li ha potuto aliresi o ' ' pr,oclamare l'impera.tivo categorico della lotta di classe, escludendo una ,qualsiasi subordiinazi0111e di questa alla solidarietà :nazionale. Iin realrt;à l'ispirazione del Sorel è diver.sissitIDada quella dell'anti– mili~rismo socialistico, tanrto nelle sue forme moderaJte quanto nelle_estreme (herveismo). fu questo i motivi amimatori sono due: una tem.denza natmraJle pacifistica, e Ulllaconvinzione più riflessa, BibliotecaGino Bianco
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