Pègaso - anno II - n. 1 - gennaio 1930
Georges Sorel capitalistica 1110n siano la soddisfaziollle, in ter.mini apparentemente scientifici, di quel bisogno dli certez21a riguardo all'auspicato e ago– ginato futuro. Questa ideo:logia soreliana della lotta ,per la lotta si svela com– pletamente, irreparabilmeinte, nellla perfetta equivalenza e indif– feJ'elilza che il pensiero e il ,sentirrneinto del Sorel sta;biliscolllo fra lo sciopero generale proletario e la guerra esterlJl'a nazionale e statale. Il Soreif. è miliitarista e, - ci 1 si passi itl termine U1I1 po' bar– baro, - bellicista. Non citeremo il Procès de Socrate, ove oolllO· sciamo già l'esaltaziooe dell'amtica democrazia ·ateniese patriot– tica e guerriera, perché ci si poitirebbe ri,spondere che e,s,so•aippar– tiene « a11 .primo Sorel >>. Prendiamo la Ruine dit monde a.ntiqite, ché è il terzo libro del Sorell : sono studli de1!la :fi1I1e del 1894, p:ub– blicaiti in volume e ampliati nel 1901, sull'influenza del cristianesimo {il Sorel lla ritiene grande e malefica) nella fine dell'impero 'l.'<omruno. 8iamo in pieno « secondo periodo», 3JII.Zi alle ,soglie del terzo : carat– terri,stioo è già il sottot:utolo, Conception matérialiste de l'histoire. Egli vi 001I1Jsitata, non certo a lode del cri,stianesimo, che questo fu ostile << all'am.tica concez~one deltla Oittà eroica», e che il 1 suo trionfo divenne possibile solo con lo sparire di questa 001I1cez.iollle : sso, de– plora il Sorel, venne ,a concludere « l'evoluzione ,pad:fica e borghese dell'impero» {,p.114). È.Ullla interpretazione veramente curiosa que– sta dell'iimpero dioclezianeo e oostantiniamo oome di una società borghese : non si poteva scegliere Ulll aggettivo meno adatto. Ma ciò ora ·a llloi non :iimporta : basta la riaffermazione dell'ideale guerriero fatta dal Sorel, mairx:usta e maJterialista storico. Ed egli anzi fa :un proposito, :un,questo libro, dlell,a:teoria e deilla :filosofia della storia : « se lo spirito militare s':im:deboliscea favore dello spirito borghese, s' indebolisce amche l' idea ,sociale », salvo che intervenga, ,la p,ro– ,pagrurrda ooillettivistica {p. 115); la formazione guerriera della de- 1mocrazia framcese ha preparato la via al socialismo (p·. 121). Negli Insegnwmenti sociali della economia contemporanea, pubblicati in it.aJliano (Sandlron, 1907), questo tema: -guerra e socialismo, è svolto 1I1ell'affermazione che una gram:de guerra ,sopprimerebbe ll:atendooza alla pace ,sociale e favorirebbe il marxismo (p. 388). Qui, dU1I1que, la g,uerra è com.siderata e vagheggiata come geineratrice della rivo– luzione : idea che ·sembra airieggiare, a priima vista, il disfattismo bolscevico e leninista, ma-che :unvecene differisce raidica;l<meinte, per– ché il Sorel non ,pensa già alla disfatta c,ome produttrice, per con– traccolpo, deilla rivoluzione, ma al risveglio del1o ,spiriito guerriero, che si propagherebbe Ml.Chealle classi sociali, conducendole a, oom– battere sul ,serio fra loro. Ad ogini modo, ,se,qui guerra e rivolluzione sooiale soino considerate in raipporto di causa ed effetto, di mezzo e :fine, nell'opera Cllassica del Sorel sind:acaliista rivoluziooario, le 3. -Pé{/aso. BibliotecaGino Biar,co
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