Pègaso - anno II - n. 1 - gennaio 1930

Stampe ttell' Ottocento : le inglesi a Firenze 23 prodìttaooe, e costituire per di più la poppa dei vecchi. Poppava dunq:ue la vecchietta, piaceva anche a lei ,Ogni trunto di trincare? Noin vi era forse il minimo fondamento di verità in questa diceria, pura fantasia popolare, probabilmente, ma perché respim.gerla qurundo ciò serva al popolo per avvici1t1arlo a suo modo al cuor,e dli una perso 1t1a, sia pure un Re? Si può dire che ogni cittadino se lal vide oom, pag.na della mensa familiare o alla tavola del vinaio : l'affetto e la .simpatia le ,amdaro1t10 ,seinza riserve. E piano piano, oome un venticelilo settembrino si levò una reticente storiella; di quelle che fiorivamo allora sulle labbra del popolo negli avveni– menti str:vordinari. della vita cittadiina, rivelanti l'arguzia e la bonomkl,, l'im.timHà, e che oollpivrunocon gaiezza certe pieghe dei oostumi, o asperità e ipocrisie del vivere sociale. La storiella dii– ceva: « una ,sera .... diu' ,sere.... tre sere .... ma tutte le sere .... ora eh? Schicche~ooa ! >>. Poi ,divulg:vnidosi venne abbreviata ,per co– modo, e forse per rispetto della persona oui si sapeva volesse allu– dere la storiella, riducendosi a questo: « ora eh?)) e non altro. « Ora eh? Ora eh?)), si ripeteva dappertutto sopprimeindo il re.sto, ma lo sapevano amichei cani ormai Ila, « ,schicchero1t1a )) chi era. In uno di quegli anni vi fu a Fir,enze l'inaugurazione di certi moinumenti, nolll belli in verità, per cui i sovrani d'Italia volllero graziosamoote intervenire rendendo la festa solen1t1e;e trovandocisi la Regina Vittoria in villeggiatura fra le tamte cerimonie di quei gioi;ni vi fu UJI1a visita regale, e anche la visita fu ÌIIl forma solenne. È inutile dire ohe i :fiorentini i!Ilquei casi sono tutti per le strade, filllanoo le vecchie più tenaci dieillecucine abbando!Ilano i loro posti di combattimento ,per vedere qualcosa. . Umberto e Margherita di Savoia in tenuta di gala, seguìti da U1I1 oorteo di dame e gentiluomini, fra due siepi fitte di popolo plau– dente aittraversarono la città per recall'si dal palazzo Pitti a villa Palmieri dove risiedeva la Regim.aospite. Chi rioord'a Margherita di Savoia sa che volesse dire il suo passaggio per !le vie citt'3Jdine ; al des,iderio del popolo non si ritraeva, ma conoedeva tutto, v'era ulll'im.tesa completa, e l'aspettativa non era delusa mai. Dietro le grrundi livree rosse alte ilil serpe, il capo biondlo pareva muoversi al suo1110 dei battimruni salutando, fra sventolìo di fazzoletti e agitar di oap,pellli e gettito di fiori ; la faccia serena e sorridente eccitava le folle all'entusiasmo; l'abito il cappello le gemme ile pellicce tutto prendeva U1I1 significato, e pareva una sceina ben provata da un invisibile direttore; e se ne .parlava dopo per u!Ila settimana intera. Una volta ella partiva di notte dopo uno di questi felici sog– giomi; le solite ali di popolo già i!ìtanche per le aspettative prece– dooti si reggevano un po' oome gli uccelli alternalildosi sulle gambe. BibliotecaGino Bianco

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